L’Hojoya Festival viene organizzato ogni anno tra il 12 e il 18 settembre presso il santuario Hakozakigu, uno dei tre Hachimangu del Giappone in cui viene venerato l’imperatore Ojin.
Per tutto il perimetro attorno al santuario un centinaio di ambulanti sistemano i propri banchetti in cui vendono ogni tipo di oggetto, in particolare ceramiche e utensili.
L’atmosfera è veramente piacevole e si registrano mediamente un milione e mezzo di visitatori.
Si tramanda che l’origine del festival risalga ad un oracolo dal Kami (divinità) che diceva cosi: “fino a che la guerra si porterà via delle vite, dovrà essere celebrata la liberazione della vita”.
Veniva organizzata una grande processione in cui i 3 kami di Hakozakiare sfilavano per le zone vicine su di un grande palanchino.
Attualmente, ogni due anni, negli anni dispari, è possibile vedere il “Mikoishi”, un piccolo santuario portatile.
Lo shinta, ossia l’oggetto che viene venerato nei pressi dei santuari in quanto considerati come le case dello spirito del kami, viene trasferito dal santuario al Mikoishi e si porta in giro per la processione.
Il percorso di andata della processione parte dal santuario verso la parte bassa della città, dura 4 ore mentre per il rientro il corso è più breve.
Si narra che prima del periodo Meiji il festival Hojoya era il festival piu amato dalle persone di Hakata, durante il quale tutti prendevano le ferie da lavoro per aggregarsi insieme ai propri cari alla folla di persone al santuario Hakozaki.
Le donne indossavano nuovi kimono e preparavano i bentoo per i picnic da consumare tutti insieme.
Il festival si conclude ogni anno con la liberazione di pesci e uccelli per rispettare la volontà del Kami.
Durante il festival è possibile partecipare a una serie di attività, ad esempio si può partecipare alle performance teatrali del teatro conosciuto come Hakata Niwaka, alle performance di musica tradizionale, di ballo accompagnato dal suono dei tamburi giapponesi e alle esibizioni delle scimmie ammaestrate.
Fiori Antonella