Ho la fortuna di poter trascorrere oltre un mese in Giappone, in particolare a Fukuoka, e dopo la prima settimana posso già dire che molti sono gli aspetti culturali, sociali e i modi di vivere interessanti e curiosi da scoprire per un europeo. Ogni giorno rappresenta la scoperta di qualcosa di nuovo e sorprendente.
- La prima particolarità che ho notato, osservando fuori dal finestrino, percorrendo in taxi la strada dall’aeroporto alla share house che avevo prenotato, è stata l’enorme quantità di distributori di bevande, di qualsiasi tipo, dalla Coca Cola al caffè, alla birra. Le lattine o bottigliette sono sempre molto colorate e a tratti risulta perfino difficile capirne il contenuto se non si conosce la lingua.
- Non appena ho avuto l’occasione di girare a piedi ho incrociato spesso persone che indossavano la mascherina sul volto: se ciò, forse, non vi suonerà strano, quello che probabilmente un europeo non sa è che spesso non viene indossata a causa dell’aria inquinata, ma come protezione dai microbi o perché si è affetti dal raffreddore.
- Vi accorgerete subito di quanto la cultura giapponese sia attenta alla formalità: ciò che mi è subito balzato all’occhio, passeggiando per nei dintorni della stazione di Hakata, è l’elevato numero di persone che, nonostante la temperatura elevata e l’umidità di agosto, non rinunciano al così detto business dress code.
- Dal punto di vista urbano, la caratteristica della città alla quale per un europeo ed in particolare per un italiano sarà difficile abituarsi è senza dubbio la mancanza di una o più piazze centrali.
- A sostituire la nostra idea di piazza o di centro città come punto d’incontro esistono dei centri commerciali dalle dimensioni gigantesche, spesso costruiti in prossimità delle stazioni principali.
- Al momento del primo acquisto, un dolcetto, in un negozio nella stazione di Hakata mi ha stupito il modo in cui viene confezionato: l’abbondante quantità di sacchetti e sacchettini è sorprendente, risultato dell’attenzione che i Giapponesi hanno per l’igiene.
- Cambiando decisamente argomento, la considerazione che ho fatto immediatamente al mio arrivo a Fukuoka è come persino i WC siano il risultato dell’unione tra la passione giapponese per la tecnologia e la cura per l’igiene. Gran parte delle toilettes sembrano, infatti, delle “navicelle spaziali”, piene di tasti difficili da codificare con altrettante funzioni per noi difficilmente immaginabili.
- Il primo fine settimana in Giappone mi ha regalato due giornate di sole e caldo, che ho sfruttato per recarmi subito in spiaggia: per noi italiani, mare ad agosto significa lidi pieni e tutti in costume a prendere il sole. In Giappone, non aspettatevi di trovare giapponesi in costume distesi sull’asciugamano! I Giapponesi, in genere, tendono ad essere molto riservati e preferiscono restare coperti per evitare il sole sulla pelle. Mantere una pelle bianca candida è infatti abitudine molto apprezzata, al punto che è facile vedere ragazze molto coperte e munite di ombrelli e maniche lunghe anche nella stagione estiva.
- Ho avuto occasione di partecipare a qualche incontro di lavoro e, cosa assolutamente immancabile, ho assistito al rituale scambio dei biglietti da visita, osservando la cura con cui questo gesto viene accompagnato.
- Come ultimo aspetto, ma forse il più importante, ciò che lascia senza parole un italiano alla prima esperienza in Giappone credo sia la disponibilità e la gentilezza delle persone, che cercano di aiutarti con tutti i mezzi a disposizione per qualunque necessità.
(Silvia Z.)