Le origini della festa di Halloween sono lontane anni luce dalla cultura giapponese, ed è normale chiedersi come sia stato possibile che una festa pagana, integrata nel Cristianesimo, sia arrivata fino al Giappone shintoista e buddhista.
Halloween è una celebrazione che risale al 4000 a.C ed è stata portata dai Celti in Europa intorno al 2.300 a.C. per celebrare il cambio di stagione, da quella calda alla fredda, e quindi alla stagione legata, in un certo senso, alle tenebre.
In quest’occasione, nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre, veniva così celebrata “la notte di Samhain” .
Durante questa notte veniva offerto agli spiriti una parte del raccolto, in modo che non disturbassero i vivi e tornassero alla loro quiete ultraterrena.
Tale celebrazione esisteva anche per il popolo romano, che festeggiava il primo novembre la Dea Pompona, dea dei frutti e dei giardini.
Quando i romani giunsero in Bretagna ed entrarono in contatto con le popolazioni celtiche le due feste si unirono, diventando occasioni per bruciare effigi offerte agli dei e per vestirsi da spiriti maligni e sconosciuti.
Con l’avvento del Cristianesimo la tradizione pagana si unì a quella cristiana.
Fino agli anni ‘90 in Giappone si conosceva Halloween solo tramite la TV.
La prima celebrazione della festa nel paese risale al 1997, nel parco di divertimento Disneyland, in occasione della quale fu organizzata una parata dei personaggi Disney.
Da qui l’interesse verso questa celebrazione iniziò a crescere e a prender piede soprattutto con l’inserimento della lingua inglese nelle scuole dove, per l’occasione, venivano fatte intagliare le zucche con facce spettrali.
Oggi Halloween si festeggia in diverse città del Giappone, ma rispetto ad altri paesi come l’Italia, ha delle caratteristiche proprie: viene a mancare il classico rituale del “dolcetto o scherzetto” e diventa un’ occasione per passare una giornata in modo divertente e diverso, mascherati ma senza necessariamente rispettare il tema horror.
E’ una festa che si lega alla passione tutta giapponese per il Cosplay e non ha nulla a che fare con la giornata tradizionale dedicata alla celebrazione dei defunti che, in Giappone, cade in agosto e prende il nome “obon”, ricorrenza durante la quale si organizzano i tradizionali matsuri e in molti si recano a far visita ai propri cari defunti.
Halloween in Giappone e` una festa semplicemente caratterizzata dal consumismo, in cui durante le settimane antecedenti la festa i negozi sono addobbati a tema e i giorni immediatamente precedenti il 31 in diverse città vengono organizzate sfilate.
Adulti e bambini si travestono e non è raro incontrare anche i loro cani mascherati da zucche, streghe o mostri.
I motivi per cui questa festa ha preso piede in Giappone sono fondamentalmente due:
1. Il Cosplay, che come sappiamo è l’usanza di travestirsi da un personaggio dei manga, anime o videogame.
Dal momento che in Giappone l’abitudine di mascherarsi è già radicata, è stato facile accettare la tradizione di truccarsi e camuffarsi da spirito maligno, anche se con risultati meno spaventosi perchè addolciti dal loro essere kawaii.
2. La tradizione degli Hyakumonogatari kaidankai, ossia la tradizione di raccontarsi, seduti in cerchio, delle storie terrificanti accendendo 100 candele e spegnendone una ogni volta che si finisce di raccontare una storia.
Alla fine si resta al buio e secondo una leggenda che risale al periodo Edo (1603-1868), quando tutte le 100 storie sono state raccontate e tutte le candele spente, apparirà uno spirito “lo Aoandon” (la lanterna blu) dalle fattezze femminili, dai lunghi capelli neri, con due corna ai lati della testa e i denti aguzzi.
In Giappone la letteratura è ricca di riferimenti a creature soprannaturali e ciò ha reso ancora più accettabile una tradizione in cui ci si traveste da esseri terribili.
Attualmente in Giappone vengono organizzate diverse feste a tema, in diverse città.
Ad esempio, nel distretto cittadino di Omotesanto, si svolge dal 1982 la più antica sfilata di Halloween “la Hello Halloween pumpkin parade”.
La più famosa parata si svolge a Kawasaki, dove le celebrazioni durano almeno due settimane, e in contemporanea vengono organizzati anche una serie di eventi tra cui il “ Party dancing Pumpkin”, “il Rocky Horror Picture Show” e “l’Horror short Film Kessakusen”, durante i quali vengono proiettati film horror.
A Roppongi Hills si svolge la “Ropponji Halloween Parade”, una sfilata in maschera aperta a chiunque, a cui segue una serie di iniziative a tema come la caccia ai dolci, per far divertire sopratutto i bambini.
Ad Asagaya, lungo la via commerciale Pearl Center Shopping Street, viene organizzato un concorso per maschere, la cui partecipazione è riservata a 100 gruppi in costume, che vengono poi giudicati da una giuria composta da negozianti della zona.
Il quartiere di Shibuya, una delle zone più dinamiche di Tokyo, nella notte di Halloween ospita quella che è la festa più grande dell’anno: la città viene invasa da una folla di persone per cui vengono schierati oltre 200 poliziotti antisommossa.
Nel 2014 dei ragazzi si sono presentati sui go-kart travestiti dai personaggi di Mario Kart e hanno cominciato a inseguirsi per la città; un Batman cavaliere oscuro è arrivato in moto e ha cominciato a fare acrobazie in mezzo alla folla.
Lo scorso anno (2015), per il Kawasaki Halloween il tema scelto è stato Star Wars.
Gli Stormtroopers erano a capo della parata, riproducendo la colonna sonora tipica della saga di George Lucas e seguita dalla marcia imperiale.
La festa, come da tradizione, è iniziata con la cerimonia del taglio del nastro, che per l’occasione è stata eseguita con la spada laser.
A Fukuoka, nel 2015, è stata organizzata una “tabearuki” che ha interessato tutta l’area di Hakata, durante la quale si poteva passare nei ristoranti aderenti e assaggiare un piatto diverso a prezzi scontati: tra gli altri, avevano aderito all’iniziativa Brooklyn Parlor Hakata, Nikubaru CoCo-Fuku e l’italiano Taverna NUKUNUKU.
I primi 30 clienti che hanno indossato costumi di Halloween hanno ricevuto ¥ 500 in coupon da spendere in uno dei ristoranti aderenti all’ iniziativa.
Per Halloween, le diverse catene alimentari mettono in vendita prodotti a tema che non si trovano negli altri periodi dell’anno, con gusti e forme particolari.
Ad esempio, si può trovare in commercio il kit-kat al gusto di zucca, dolci a forma di zucche e mostri.
Quest’anno Mc Donald’s ha creato un menù apposito per la ricorrenza: delle patatine fritte ricoperte con salsa di cioccolato e zucca, i cui colori richiamano “Jack O’ Lantern”.
Il Burger King Japan ha ideato nel 2000 un panino a tema, con due linee incise nella parte superiore in modo da farlo assomigliare a una zucca.
E la zucca è presente anche nella farcitura, sotto forma di fettine sottili sottili della varietà kabocha, quella tradizionale giapponese.
FocusGiappone.net – A cura di Antonella Fiori