La Corea del Nord ha rilanciato ancora una volta la sua sfida alla Comunità Internazionale con il lancio di un nuovo missile nelle prime ora della giornata.
La comunicazione ufficiale arriva dall’agenzia stampa sudcoreana Yohanp.
Il missile in questione, un Hwasong-15, si è mostrato essere il più potente tra quelli testati fin ora da Kim Jong-Un: dopo aver volato per oltre cinquanta minuti, raggiungendo circa i quattromila chilometri di altitudine, è poi finito in acque territoriali giapponesi a circa duecentocinquanta chilometri ad ovest della prefettura di Aomori, secondo quanto affermato dal Ministro della difesa giapponese Itsunori Onodera.
Il governo giapponese, nella giornata di martedì, aveva reso pubblica la notizia di aver captato dei segnali radio riconducibili ad un possibile imminente test missilistico di Pyongyang.
Gli analisti americani della Union of Concerned Scientists ritengono che un missile di questa portata non farebbe fatica a raggiungere Washington.
Rex Tillerson, il segretario di stato americano, ha subito comunicato la proposta degli Stati Uniti alla Comunità Internazionale di impedire il traffico marittimo da e verso la Corea del Nord come ulteriore misura in risposta alla politica aggressiva di quest’ultima.
Si presume che l’ azione provocatoria del dittatore nordcoreano sia una conseguenza della decisione (dell’amministrazione di Washington) di inserire la Corea del Nord nella lista degli stati che promuovono il terrorismo internazionale.
R.D.