Sono iniziati lunedi i lavori per fermare l’attivita’ di un reattore nucleare della Kyushu Electric Power Co. a causa di un ritardo nella risposta ad una prova anti-terrorismo. Le normative in questa direzione si sono fatte molto piu’ severe dopo il disastro della centrale nucleare di Fukushima del 2011.
Si tratta del reattore nucleare n.1 dell’impianto di Sendai, nella prefettura di Kagoshima, nell’estremo sud-ovest del Paese.
La compagnia Kyushu Electric ha dichiarato in un comunicato che rimettera’ in funzione l’unita’ verso fine dicembre di quest’anno, dopo l’installazione delle necessarie strutture e dopo i vari controlli di sicurezza.
Successivamente alle misure varate nel 2013 dalle autorita’, gli operatori delle centrali nucleari devono garantire strutture in grado di rispondere agli attacchi terroristici, facendo in modo di non disperdere materiale radioattivo anche dopo forti shock.
La stessa sorte tocchera’ anche al reattore n.2 dell’impianto, che verra’ arrestato nel mese di maggio e rimesso in funzione a gennaio del prossimo anno. Fare questo tipo di modifiche per garantire la sicurezza sta richiedendo molto piu’ tempo del previsto: infatti, secondo le disposizioni, tutti gli impianti avrebbero dovuto essere normalizzati entro luglio 2018, ma il termine e’ stato posticipato a seguito delle richieste da parte degli amministratori delle centrali.
(JIEF/DIRE)