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Italia e Giappone al centro della quinta riunione del Nishinippon Business Forum Forum di Fukuoka

Nishinippon Business Forum 2017

Si è conclusa con successo a Fukuoka lo scorso 16 novembre la quinta riunione del Nishinippon Business Forum, il Think Tank coordinato da Japan Italy Economic Federation (JIEF), a cui era presente anche FocusGiappone.

Il Forum si riunisce dal 2013 con lo scopo di rafforzare la collaborazione tra Giappone e Italia, fornire una stretta interazione tra decisori di alto livello e costituire un osservatorio stabile sulle dinamiche economiche in atto, con particolare attenzione ai rapporti Giappone-Italia.

A questa quarta edizione sono intervenuti circa 200 presidenti e top executives di società giapponesi e italiane.

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Parte centrale della riunione la tavola rotonda “Italia e Giappone: scenari e prospettive per nuove sinergie”, moderata dal corrispondente dell’agenzia stampa DIRE Roberto Antonini, in cui i vari relatori hanno offerto il loro contributo fornendo spunti e analisi.

Dopo i saluti introduttivi del Presidente della Japan Italy Economic Federation e fondatore del Forum Daniele Di Santo, e di S.E. Giorgio Starace, Ambasciatore d’Italia a Tokyo, hanno avuto spazio gli interventi  di Yoshitake Matsumoto, Direttore Generale della Banca del Giappone Fukuoka-Kyushu, che ha illustrato la situazione economica del Giappone e le politiche monetarie della BoJ, e del capo delegazione di Banca d’Italia a Tokyo Angelo A. Cicogna, che ha delineato il quadro attuale e le prospettive di sviluppo economico in Italia.

A chiusura del panel dei relatori Hideki Kishida, Senior Economist del Financial & Economic Research Centre di Nomura Securities Co., Ltd., che nel proprio intervento ha trattato la situazione economica dell’Italia, con la ripresa della crescita del PIL ma al contempo gravata da disoccupazione e debito pubblico, e la situazione politica a pochi mesi dalle elezioni.

A seguire, ampio spazio e` stato dedicato alla presentazione di casi di successo aziendali (Technogym, Kyushu Financial Group e gruppo Nishitetsu), alla presentazione della delegazione di imprese intervenute da Tokyo (MSC Cruises, Diesel e Savino del Bene) e al dibattito tra i partecipanti.

 

Nel corso della giornata, come di consueto sono seguiti incontri BtoB tra imprese, tavoli istituzionali e interviste, e il seminario “Doing business in Italy”, organizzato da Japan Italy Economic Federation e Ambasciata d’Italia – Trade Promotion Section ITA, ovvero una panoramica sugli strumenti per potenziare il legame economico e gli investimenti tra i due paesi, con gli interventi dell’ avv. Masatoshi Tanaka del Meilin International Law Firm, Hitoshi Seki a capo del desk investimenti ITA, e il success story dell’acquisizione Peroni illustrato da Yoshiaki Suzuki del Gruppo Asahi.

 

I temi trattati nel corso della riunione sono stati:

 

“Le riunioni del Forum mirano a creare un ambiente il piu’ possibile favorevole alla crescita reciproca e, forti dei risultati concreti che da sempre seguono alle nostre riunioni, dei 13 tra memorandum e accordi operativi firmati, e degli oltre 1.500 presidenti e top executives coinvolti, anche quest’anno investiremo ancora maggiori energie nel post forum” – ha dichiarato a margine dell’evento Daniele Di Santo, presidente della Japan Italy Economic Federation e fondatore del Forum – “badando anzitutto ai risultati concreti e alla cura dei rapporti creati tra una edizione e la successiva, con lo spirito costruttivo e ambizioso che ci accompagna fin dalla prima riunione del 2013″.
Tutto cio’ “senza perdere di vista lo scenario globale che ci circonda e ci influenza, con le incertezze politiche e le criticita’ che conosciamo”, ha proseguito Di Santo, “ora piu’ che mai, con i segnali di stabile ripresa economica e la solidita’ commerciale che caratterizza entrambi i paesi, e’ necessario contribuire a rafforzare le relazioni ponendo particolare attenzione al tema degli investimenti e al contatto diretto tra aziende, al quale vogliamo portare il nostro modesto contributo da un’area geografica (il Kyushu, ndr) che rappresenta in termini di Pil oltre il 10% del Giappone, il che equivale all’intero Pil di Paesi come Belgio, Turchia o Svizzera”.
R.D.

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