Le zone colpite violentemente dallo tsunami dell’11 marzo 2011 ed abbandonate dai residenti a causa dell’alto livello di radioattivita` si trovano, oggi, ad affrontare un ulteriore problema, quello dei cinghiali.
Questi animali, infatti, approfittando dello spopolamento delle zone, sono scesi dalle colline e dalle foreste fino alle città, in cerca di cibo.
Una delle zone maggiormente colpite dal fenomeno è la citta di Namie (prefettura di Fukushima) per la quale è rientrato per la fine di marzo l’ordine di evacuazione (emesso in precedenza, come per altre città, a causa degli alti livelli di radioattivita`).
Il sindaco della città Tamotsu Baba ha espresso la sua preoccupazione al riguardo, ammettendo che “non è chiaro chi ora sia il padrone della città, le persone o i cinghiali”.
Nonostante siano molte le persone che non vogliono tornare ad abitare nelle loro case (più della metà degli ex residenti) per paura delle radiazioni, durante le assemblee cittadine è emerso che gran parte delle preoccupazioni sono anche legate alla presenza dei cinghiali.
Già attivi, nelle varie città, gli interventi per affrontare il problema, come nel caso della città di Tomioka dove, grazie all’intervento di Shoichiro Sakamoto, alla guida di un team composto da 13 persone, sono stati catturati oltre 300 animali.
R.D.