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Inchiesta giudiziaria mina la stabilita` del premier Abe

Shinzo Abe in questi giorni si trova nel bel mezzo di uno scandalo.

I recenti accadimenti che lo vedono coinvolto stanno mettendo in discussione la sua credibilità agli occhi dei giapponesi, come anche (visto il calo di consensi) la possibilità di una nuova elezione che lo vedrebbe al governo fino al 2021.

Sembrerebbe che Abe abbia agevolato l’acquisto, da parte della Moritomo Gakuen, società che si occupa della gestione di istituti scolastici, di un terreno per la costruzione di una nuova scuola elementare, ceduto ad un prezzo di molto inferiore al suo reale valore di mercato.

La motivazione sarebbe riconducibile allo stampo decisamente “di destra” dell’istituto scolastico: ai bambini viene, infatti, impartita un’educazione profondamente nazionalista.

Questo giustificherebbe anche la recente dichiarazione davanti alla Commissione Bilancio della Camera Alta del Sig. Kagoike, titolare dell’Istituto, il quale ha affermato che Akie Abe, la moglie del Prmo Ministro giapponese, nel 2015 in occasione della sua visita presso un asilo di Osaka (della quale era stata nominata preside onorario), gestito dalla Moritomo Gakuen, avrebbe consegnato nelle sue mani una busta da parte di Abe contenente un milione di yen come donazione per la costruzione della nuova scuola.

Il Primo MInistro Abe smentisce con fermezza il suo coinvolgimento, ma la sua posizione sta velocemente perdendo credibilità e i suoi avversari politici sperano vivamente in una caduta del governo.

A peggiorare ulteriormente la già complicata situazione è Tomomi Inada (Ministro della Difesa) la quale sembrerebbe a sua volta implicata nella medesima vicenda (nonostante le sue dichiarazioni alla Dieta che affermano il contrario): la documentazione raccolta, infatti, mostrerebbe come il Ministro abbia fornito consulenza legale al Sig. Yasunori.

R.D.

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