È stato inaugurato ad Aso, comune nella prefettura di Kumamoto che ospita la caldera vulcanica attiva più grande del Giappone patrimonio UNESCO dal 2015, la prima parte del complesso della “Italian Food Valley”, progetto ideato da Di Santo Corporation e presentato per la prima volta nel 2018 a Roma in occasione della riunione annuale della Japan Italy Economic Federation.
Il caseificio e il complesso commerciale “Aso Milk Factory” costituiranno, a partire da oggi, la prima parte operante della struttura che caratterizzerà con una impronta tutta italiana uno dei territori più affascinanti del Giappone. Il progetto finale prevede la produzione in loco di prodotti tipici della tradizione italiana (formaggi, salumi, farine, vini), ma anche punti di importazione delle eccellenze made in Italy, compresi macchinari e attrezzature italiane che verranno impiegate negli stabilimenti produttivi.
Nel suo discorso di apertura, nel corso della cerimonia di inaugurazione, il presidente Daniele Di Santo ha dichiarato: “Abbiamo tutti vissuto un anno molto difficile, e da più parti ci si interroga su quale potenza emergerà nel mondo post Covid. In realtà l’unica vera potenza si è dimostrata ancora una volta essere la natura, che già nel 2016 ha colpito questo territorio col terremoto e, a distanza di pochi mesi, anche l’Italia, accomunando ancora una volta i nostri due paesi anche in questo triste evento”.
“Proprio immediatamente dopo il terremoto – ha proseguito Di Santo – è nata quella che allora era una idea, una visione che oggi ha trovato una forma in quello che vediamo realizzato qui intorno a noi. Il progetto della prima Food Valley italiana in Giappone non è solo una esperienza di successo imprenditoriale ma è anche un simbolo del valore che deriva dalla collaborazione e dallo scambio, che si offre come esempio per altre aziende e altri settori”.
(R.D.)
