Attraverso i media e i diversi canali di informazione presenti in questa fase storica è sempre più semplice, per le aziende sparse nel globo, emergere e farsi conoscere sia a livello nazionale che, in alcuni casi, internazionale.
Sono proprio i canali moderni di comunicazione, quali il web e la televisione, che permettono un irraggiamento continuo di informazioni tra i diversi paesi del mondo.
Proprio per questo motivo abbiamo scelto di intervistare Takahiro Sugimoto, presidente del QBC! (Kyushu Business Channel), canale di informazione operante sia attraverso il loro website, sia attraverso la loro rete televisiva.
Il Presidente ha iniziato la sua carriera come presentatore per le tv locali nel sud del Giappone, trattando notizie di cronaca a livello regionale.
L’esperienza maturata nel campo gli ha permesso di vedere quelli che erano, e tutt’ora sono, i benefici per un’azienda derivanti dalla possibilità di comparire in televisione e di poter parlare di sè.
Questa visibilità permette, infatti, di ottenere solitamente benefici maggiori in termini di vendite, con un aumento del fatturato e dunque un maggior profitto, senza però tralasciare e/o sottovalutare anche il grosso impatto a livello di generale positivismo che si innesta tra i dipendenti per l’orgoglio di lavorare per un’azienda che finisce sugli schermi di tutti i cittadini.
“La realtà economica giapponese”, ci spiega Sugimoto, “è caratterizzata da una netta prevalenza di PMI – circa il 90% – dimostrando dunque che le grosse aziende sono sicuramente poche se comparate con il restante panorama nazionale.
Nonostante ciò, è facile notare che le trasmissioni televisive e le pubblicità presenti nel web incentrino i loro servizi prevalentemente sulle aziende di grosse dimensioni.
Una prima motivazione che potrebbe spiegare questo fenomeno è sicuramente legata al fatto che i giornali e allo stesso modo i canali televisivi hanno uno spazio e/o una durata limitata, e che le notizie da dare sono allo stesso modo parecchie, e spesso trovare un opportuno bilanciamento risulta un ardua impresa.
Proprio per i motivi sopra citati il QBC! ha come primo obiettivo quello di dare la possibilità anche alle PMI, per il momento a quelle insediate nella zona del Kyushu, di emergere e di farsi conoscere.
Spesso infatti l’offerta di queste imprese è legata a prodotti di nicchia o ad innovazioni (di tipo tecnologico, organizzativo ecc.) interessanti, meritevoli di venir portate alla conoscenza dei più.
Non bisogna infatti dimenticare che gran parte della benzina che fa muovere il motore dell’economia giapponese è fornita da loro”.
Il presidente Sugimoto e i suoi dipendenti offrono dunque alle imprese installate nel sud del Giappone, focalizzandosi prevalentemente su quelle presenti nella Prefettura di Fukuoka, la possibilità di emergere e di farsi notare dai telespettatori sia tramite il loro canale web, sia attraverso quello televisivo.
Vengono realizzate interviste, spesso accompagnate da montaggi video, per promuovere l’azienda, dandole cosi modo di raccontare qual è la loro storia, la loro visione e la loro mission.
Tutto il palinsesto televisivo viene poi riportato sulla piattaforma digitale, in modo che chiunque possa vedere o ri-vedere le trasmissioni e le notizie in qualunque momento semplicemente collegandosi al loro sito web.
Le singole aziende hanno inoltre la possibilità di richiedere, dietro il pagamento di un compenso, lo sviluppo di un servizio ad hoc, che soddisfi le necessità specifiche dell’azienda.
Questo potrà in seguito, a seconda della richiesta, venire trasmesso e pubblicato on-line o semplicemente consegnato alla compagnia, che lo utilizzerà a sua discrezione.
Per quanto riguarda il problema del copyright, legato alla trasmissione di video con background musicali, il QBC! ha deciso di utilizzare musiche senza copyright o royalty-free, proprio per non gravare le aziende di un eccessivo costo legato al pagamento dei diritti d’autore, costo che spesso non potrebbero sopportare.
Takahiro Sugimoto organizza, inoltre, cicli di seminari e conferenze per le aziende, in modo da aumentare la loro consapevolezza circa l’importanza dell’utilizzo dei diversi canali di comunicazione e, allo stesso tempo, fornendo il il know-how necessario per far in modo che riescano a valorizzare al meglio la loro impresa.
In questo modo potranno riuscire ad emergere nel contesto primariamente locale e poi, perseguendo questa strada, anche in quello nazionale.
“Per quando riguarda l’audience medio”, continua il Presidente, “è possibile dire che, di norma, in Giappone nelle fasce orarie del mattino e del pomeriggio vengono trasmessi programmi per donne, spesso casalinghe, con la messa in onda di programmi di tipo culturale o entertainement.
Durante la sera, invece, il target si sposta verso la categoria maschile, dunque tra le trasmissioni è più probabile trovare notizie di cronaca, politica e sport.
Nel caso specifico del QBC! la maggior parte degli ascoltatori appartiene alla categoria maschile, senza registrare significative differenze per quanto riguarda le diverse fasce orarie, eccezion fatta per la difformità riguardante l’età media dei tele-ascoltatori.
Durante il giorno infatti i maggiori ascoltatori sono gli adulti, motivo per cui vengono mandati in onda la maggior parte dei servizi riguardanti le aziende, mentre durante la notte gli spettatori sono per lo più giovani, dunque vengono trasmessi in prevalenza programmi riguardanti musica, attualità, moda, ecc.
Questo ovviamente viene fatto per fornire agli utenti un palinsensto più conforme ai loro interessi, ma allo stesso tempo per aumentare il numero degli accessi, sia per quanto riguarda il canale televisivo, sia per quello digitale, aumentando in questo modo i guadagni da parte della società”.
Il Kyushu Business Channel, nonostante abbia sede a Fukuoka e attualmente svolga servizi per aziende della sopracitata prefettura, mira anche a dare informazioni all’esterno riguardanti in panorama nazionale.
Per citare un esempio, quando ci fu, lo scorso aprile, il terremoto a Kumamoto, il gruppo decise di montare un video in 5 diverse lingue, tra cui ovviamente l’inglese, in modo da mostrare al resto del mondo quale fosse la situazione e per tranquillizzare allo stesso modo gli investitori stranieri sul fatto che Fukuoka non avesse riportato danni, ma che la situazione fosse tranquilla e che fosse dunque possibile proseguire negli affari.
Si tratta dunque, a ben vedere, di un emittente che vuole fare informazione non solamente sul Paese ma anche per il Paese, promuovendolo non solamente all’interno ma anche all’esterno e agli occhi del resto del mondo.
Nonostante i servizi attualmente siano realizzati a Fukuoka, luogo in cui ha sede la società, e nelle zone attigue, “l’obiettivo”, come ci spiega con entusiasmo il presidente Sugimoto, “è quello di allargarsi non solamente su scala locale, creando altre realtà simili, come ad esempio Saga Channel o Kumamoto Channel, ma anche su scala internazionale, iniziando dai paesi limitrofi come ad esempio la Corea del Sud, su città quali Busan o Seul, utilizzando lo stesso tipo di format e concept a servizio del territorio di appartenenza”.
Francesca Agelli