Durante il mio primo soggiorno in Giappone, due anni fa, ho avuto l’opportunità di recarmi in un luogo tanto freddo quanto magico.
Nella prefettura di Nagano, dove gli inverni sono rigidi e nevosi, esiste il Jikokudani Yaen Koen (地獄谷野猿公苑), un parco in cui una colonia di macachi giapponesi vive indisturbata e in libertà durante tutto l’anno.
In inverno, però, le scimmie possono beneficiare dei rotenburo naturali (i bagni termali all’aperto, tanto amati dai giapponesi) che si formano grazie all’acqua bollente e al vapore che fuorisce dal suolo ghiacciato, il quale rimane coperto dalla neve per più di quattro mesi all’anno.
Il parco, che si trova a 850m di altitudine, è accessibile solo attraverso uno stretto sentiero di 2 km immerso nel bosco. Una camminata piacevole in una foresta avvolta nel silenzio della neve. Il sentiero termina in una piccola vallata in cui gli animali si radunano per mangiare, rincorrersi, pulirsi a vicenda e soprattutto fare il bagno nelle calde vasche di acqua sorgiva.
Non ho potuto non provare una forte invidia vedendoli rilassarsi e beati nell’acqua bollente, mentre avevo le mani e i piedi congelati in una gelida giornata a meno 10 gradi. Tuttavia, ben presto quel sentimento si è trasformato in un senso di gratitudine per avermi permesso di scattare qualche foto e avermi lasciata entrare nel loro mondo senza protestare.
I macachi, infatti, non sembravano affatto disturbati dai visitatori come me e continuavano a svolgere le loro attività quotidiane, interrompendole solo per lanciare ogni tanto un’occhiata sorniona.
Lì di fronte a quelle scimmie placide, avvolta dal manto bianco quasi accecante della neve, mi sono sentita come in un sogno tanto quel luogo era diverso dalla realtà a cui sono abituata. E quelle poche ore spese al parco, unico al mondo nel suo genere, mi hanno lasciato un senso di pace e tranquillità che soltanto la bellezza della natura e la magia della neve possono trasmettere.
Chiara Bronzini