Nell’ultimo decennio l’industria della pesca nel paese natale del sushi è sopravvissuta grazie alle esportazioni: infatti, la domanda interna è diminuita del 20% .
Il consumo di carne nel 2006 ha superato quello del pesce per la prima volta, e oggi il Giappone è il più grande importatore al mondo di carne di maiale.
Il consumo pro-capite di pesce è arrivato a 27 kg nel 2014, mentre solo 12 anni prima era pari a 40.2 kg.
Per queste ragioni i pescatori giapponesi hanno cominciato a rivolgersi ad acquirenti esteri e ciò ha funzionato, grazie anche allo yen debole negli scorsi anni, sia rispetto al dollaro che alle monete di paesi vicini come Cina, India e Taiwan.
Le esportazioni di pesce dal Giappone nel primo semestre del 2015 sono cresciute del 30%: un grande e inatteso aiuto per l’economia giapponese, se pensiamo che le esportazioni di auto ed elettronica non sono cresciute molto dopo il collasso del 2007.
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(Silvia Z.)
