In Giappone il Natale assume solamente un ruolo piuttosto commerciale, lasciando l’aspetto religioso della ricorrenza alla piccola minoranza di cristiani presente.
Non avendo praticamente nessuna connessione con l’aspetto sacro, il 25 dicembre è un giorno lavorativo a tutti gli effetti anche se, tuttavia, molti giapponesi non perdono l’occasione per sfruttare la cena di Natale, al ritorno dal lavoro, come momento di aggregazione con la famiglia, o come occasione di uscita per le giovani coppie.
Fino al 1612 il Cristianesimo non era tollerato in Giappone.
Il gesuita Francesco Saverio fu il primo a introdurre, nel 1549, il Natale anche in Giappone, e fu con lui che venne festeggiato per la prima volta ma solo di nascosto, pena la morte.
Durante l’era Meiji le cose cambiarono, anche grazie all’influenza occidentale, fino a quando il Natale si diffuse largamente a partire dal 1873.
Sonia Porcari