Il modello di banca vincente?

Focus sul modello di banca regionale giapponese, realizzato grazie alla collaborazione di Satoshi Ujimori, General Manager del Dipartimento Comunicazione e Sviluppo di Higo Bank, intervistato dalla corrispondente Ilenia Alessandrini.

Dopo un lungo periodo di crisi, l’economia giapponese sta vivendo una fase di ripresa e Higo Bank, tra le maggiori banche regionali giapponesi, legata da tempo con interesse anche all’Italia (la banca e` membro della Japan Italy Economic Federation) propone un modello alternativo di business a vantaggio di moltissime piccole-medie imprese che costituiscono il tessuto economico-sociale del Kyushu, regione in cui la banca principalmente opera. Nata nel 1878 a Kumamoto e assunto il nome di Higo Bank nel 1925 con il quale festeggia proprio quest’anno il 90 anniversario, nella storia si è fusa con molte banche minori, fino a raggiungere l’assetto attuale.  Attualmente possiede 120 filiali sul territorio nazionale e un ufficio di rappresentanza a Shangai: questa strategia permette di raggiungere capillarmente ogni zona e garantire il miglior supporto possibile ai clienti.

“I prodotti e i servizi di questa banca sono pensati principalmente per i privati e per le imprese locali. Infatti, l’obiettivo principale fissato dalla banca è crescere assieme alla comunità, investendo nei diversi settori che la caratterizzano, dal primario nelle zone rurali, al terziario nelle città, offrendo non solo servizi finanziari su misura, ma fornendo anche un ampio servizio di consulenza e di supporto nelle diverse fasi di vita dell’azienda”, dichiara Satoshi Ujimori, uno dei dirigenti del Gruppo che, nonostante la giovane età, riveste una posizione di rilievo all’interno dell’organigramma societario, in fase di assestamento proprio in queste settimane.

“Grande importanza è data anche alle start-up che” – prosegue Ujimori –  “grazie a una riforma fatta dal governo giapponese, ora godono di maggiori benefici: in passato era possibile ricevere sostegno solamente tramite una banca “speciale”, appositamente creata per gestire i finanziamenti ad alto rischio. Da un po’ di tempo a questa parte, tutte le banche possono fare da tramite tra lo Stato e le aziende nascenti, erogando i fondi necessari e valorizzando progetti validi e innovativi per il benessere della società”.

2015082201La campagna pubblicitaria di Higo Bank rispecchia appieno il ruolo che essa vuole assumere all’interno dell’economia locale, distinguendosi profondamente dalle altre grandi banche nazionali e internazionali che non sono in grado di colmare il grosso gap tra loro e la piccola realtà del privato. “Per porre l’accento sulla vicinanza della banca al cittadino, organizziamo numerose attività per bambini nelle scuole per avvicinarli al mondo dell’economia – e chissà – per crescere futuri clienti di Higo Bank”, spiega ironicamente Ujimori che aggiunge: “Inoltre, i modelli per brochure e cartelloni pubblicitari vengono scelti esclusivamente tra i nostri dipendenti; è bello vedere  la reazione dei clienti che, recandosi presso un nostro sportello, riconoscono un membro dello staff che hanno visto nella pubblicità. In questo modo i nostri clienti riescono ad identificarsi completamente nella nostra banca, la banca delle persone comuni”.

 

Lo slogan recita: “Conosci il rosso di Kumamoto?”. Ciò sta ad indicare il forte attaccamento ai prodotti tipici della regione, da quelli agricoli a quelli di allevamento che la banca vuole riuscire a valorizzare in Giappone e in tutto il mondo. “Un intervento di cui vado molto fiero” – prosegue il dirigente – “è quello fatto in tutela dell’acqua proveniente dal Monte Aso, una delle più grandi fonti del territorio: per riuscire a immagazzinare una quantità maggiore d’acqua, l’area è stata bonificata e coltivata a riso per volontà della banca, che si è accollata interamente la spesa”.

Nel prossimo futuro, Higo Bank affronterà la fusione con Kagoshima Bank, unendosi sotto il nome di Kyushu Financial Group. Una decisione che non cambierà l’assetto economico e strutturale delle due banche che resteranno giuridicamente separate e che, soprattutto, non cambierà la filosofia della banca. Anzi, lo scopo di questa nuova e speriamo lunga collaborazione è proprio quello di ampliare il network delle due banche e raggiungere più facilmente tutta la popolazione, offrendo nuovi canali per i clienti e rendendo più facile la comunicazione e lo scambio di informazioni tra i due istituti finanziari. “Spero vivamente in una collaborazione fruttuosa, ricca di opportunità per entrambe le banche che lavoreranno assieme pur restando due enti separati e quindi, in un certo senso, rivali. Sarà necessario per tutti noi fare riferimento ai valori che stanno alla base di questo accordo, senza dimenticare che stiamo lavorando per il benessere della nostra zona”.

“Tra i progetti futuri” – conclude il direttore – “esiste la volontà di rafforzare il rapporto tra la nostra banca e l’associazione degli agricoltori giapponesi con cui abbiamo già cominciato a collaborare da un po’ di tempo a questa parte con lo scopo di aumentare e nobilitare la produzione agricola locale, cercando dei canali di vendita stabili e duraturi nel tempo”.

(Ilenia A.)