Oltre alle consuete esercitazioni che si svolgono regolarmente all’interno degli istituti scolastici per prepararsi al meglio in caso di terremoti o altre catastrofi naturali (che in Giappone sono quasi all’ordine del giorno) è sorta una nuova necessità: prepararsi ad un eventuale attacco missilistico.
L’atteggiamento provocatorio assunto dalla Corea del Nord soprattutto nel corso dell’ultimo anno (si sono contati 12 test missilistici di cui alcuni all’interno della zona economica esclusiva del Giappone), ed in particolare nell’ultimo mese, non lascia spazio a temporeggiamenti: Kim Jong-Un sembra non curarsi affatto di violare le risoluzioni dell’ONU e al governo del Primo Ministro Abe non resta che preparare al meglio la popolazione in caso di un attacco.
Presso una scuola elementare di Abu, piccola città di circa 3500 persone, nella Prefettura di Yamaguchi, è avvenuta domenica scorsa una particolare esercitazione di evacuazione: un allarme ha avvertito di un attacco missilistico ed invitato tutti i presenti ad evacuare, rifugiandosi in palestra (secondo i funzionari della scuola l’evacuazione è avvenuta in 3 minuti).
Tra le altre misure precauzionali adottate dal governo vi è la pubblicazione sul proprio sito di alcuni consigli comportamentali in caso di attacco missilistico, come ad esempio quello di allontanarsi dalle finestre e, dove possibile, rifugiarsi in una stanza chiusa, dopo la comunicazione dell’attacco da parte degli organi competenti.
Nonostante i propositi siano buoni è da considerare comunque che il governo impiegherebbe non meno di qualche minuto per avvisare le autorità locali e la popolazione in caso di attacco e che un missile nord-coreano impiegherebbe solamente 10 minuti per raggiungere e devastare il Giappone.
R.D.