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Il Giappone e la piaga dei suicidi tra i giovani

In Giappone la pratica del suicidio è da sempre molto diffusa e risulta molto difficile da contrastare. 
Secondo uno studio condotto dal Ministero dell’Istruzione, nonostante si sia registrata una diminuzione di questo fenomeno nel suo complesso, tuttavia il numero di suicidi tra i giovani è aumentato, facendo registrare il massimo livello dal 1986 ad oggi: sempre più bambini (sia delle scuole elementari, sia delle medie e sia delle superiori), infatti,  si tolgono la vita.

Le misure adottate per combattere contro i suicidi

Sono nate delle organizzazioni per contrastare questo grave problema, con lo scopo di contribuire a ridurre il più possibile il numero delle vittime. 
Un gruppo di volontari, a rotazione, pattugliano delle zone, quelle più note per i suicidi, per cercare di distogliere le persone che si dirigono li’ con lo scopo di togliersi la vita.
Grazie all’impegno di queste organizzazioni si è registrata una notevole diminuizione del fenomeno: in collaborazione e con l’approvazione del Ministero della Salute, che ne ha coperto interamente i costi, sono stati introdotti dei droni per monitorare sempre più zone a rischio.
Molti, inoltre, sono gli sforzi del Governo sulla prevenzione dei suicidi e l’obiettivo è quello di diminuirne il tasso e di farlo scendere al di sotto del 13% entro il 2025.

La principale causa dei suicidi

Secondo i recenti report del Governo tra le maggiori cause alla base dei suicidi ci sono i problemi che riguardano la salute, seguiti dalle difficoltà finanziarie. Altro fattore scatenante è sicuramente legato ai problemi e lo stress accumulato sul posto di lavoro. Tra i giovani, invece, al primo posto ci sono il bullismo e le pressioni scolastiche (la competizione e le pressioni che gli studenti subiscono per entrare nelle scuole, sopratutto nelle università migliori, è molto forte, e per questo il sistema scolastico giapponese è stato molto criticato sia in Giappone che all’estero).

Metodi di suicidio più diffusi

Diversi sono i modi utilizzati per togliersi la vita, ma quelli più frequenti sono l’impiccagione, l’overdose da farmaci e il gettarsi da altezze o sotto un treno durante il suo passaggio (diverse compagnie ferroviarie addebitano il risarcimento dei danni, a seconda del disagio recato, ai familiari delle vittime). Recentemente, infine, si è diffuso il metodo di suicidarsi utilizzando prodotti per la casa, miscelandoli ed ottenendo cosi’gas letali.

R.D.

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