Anche quest’anno a febbraio (come accade da tre anni a questa parte) il governo giapponese, attraverso la mobilitazione delle forze di polizia, ha organizzato un vasto programma anti pirateria.
Solamente tra il 16 ed il 18 febbraio sono stati effettuati 44 arresti: dati più elevati rispetto a quelli dell’anno 2015 (che hanno portato a 40 arresti).
I capi d’imputazione riguardano il caricamento on line di episodi di anime (come ad esempio Lupin III), light novel o interi volumi di manga.
La pirateria in Giappone viene punita con multe che arrivano fino a 80.000 euro e la detenzione fino a 10 anni.
Sonia Porcari