In Giappone raggiungono quasi gli 8 milioni le case vuote, a causa principalmente dello spostamento delle famiglie dalle campagne verso le città.
Queste case sono state costruite in legno ed altri materiali naturali, e sono destinate a durare in media una trentina di anni.
Esse, molto spesso, vengono ereditate da persone che già detengono un’altra abitazione e che, quindi, spesso non possono affrontare le spese di mantenimento di un altro immobile.
Per questo motivo, molte istituzioni locali forniscono incentivi alle persone che hanno deciso di farsi carico di queste dimore, acquistandole e mantenendole in ottime condizioni per poi abitarle o rivenderle ad un prezzo non eccessivamente elevato rispetto, ad esempio, a molti degli affitti presenti nel Paese.
Chi volesse, invece, mantenere la proprietà di una seconda casa ha l’obbligo di conservarla in buono stato per non incorrere in sanzioni, che scatterebbero in caso di mancate ristrutturazioni e demolizioni.
Il paradosso e` che, mentre da un lato si affronta il problema di case inutilizzate, dall’altro vi sono città come Tōkyō, che presenta il fenomeno opposto dove si hanno delle difficoltà nel trovare alloggi disponibili ad un prezzo accessibile.
Bortolotti Eleonora