Il 3 novembre in Giappone è dal 1948 la Festa della Cultura (Bunka no Hi/文化の日), nata con lo scopo di promuovere la cultura, i successi accademici e le arti in generale.
Questa data coincide con quella che fu il Tenchō-setsu/天長節, la festa per celebrare il compleanno dell’imperatore Meiji e alcuni continuano a sovrapporre le due ricorrenze anche se non sono collegate. In occasione del Bunka no Hi si tengono in tutto il Paese cerimonie, manifestazioni e parate di vario genere.
In particolare le scuole, da quelle dell’infanzia alle università, fanno mostra dei risultati artistici e delle attività extracurricolari che gli studenti svolgono durante l’anno attraverso i festival della cultura (bunkasai/文化祭), molti dei quali aperti al pubblico e non solo alle famiglie degli alunni.
In realtà si tratta di momenti ricreativi molto amati dove vengono servite anche vivande, preparate dagli studenti, e le classi vengono trasformate in piccoli ristoranti e bar.
A intrattenere gli ospiti ci saranno anche concerti e performance, realizzati dai vari club della scuola, come quello di musica, danza, recitazione e così via.
A farmi da guida è stata Nagisa, studentessa di relazioni internazionali e interessata all’Italia perchè appassionata di calcio.
Ci siamo date appuntamento davanti all’ingresso principale dell’università e nonostante fossero appena le 10, orario di inizio del festival, erano già tanti i visitatori e i ragazzi dello staff che si affrettavano, per mettere a punto gli ultimi dettagli, da una parte all’altra del campus.
In altri stand invece gli studenti mettevano in vendita le loro creazioni, come borse fatte a mano, orecchini, bracciali, adesivi, solo per nominarne alcuni.
Intanto sul palco allestito per l’occasione due ragazze del club di canto si esibivano con famose canzoni del repertorio j-pop. Nagisa ha poi suggerito che proseguissimo la visita spostandoci all’interno degli edifici dei vari dipartimenti dove altre attività erano in corso.
In particolare passando da una stanza all’altra ci siamo imbattute in una mostra di fotografia, una di tavole di manga, un mercatino di oggetti provenienti da varie parti del sud-est asiatico e ancora nel club della cerimonia del té.
Perchè i festival della cultura sono indubbiamente un’opportunità per i ragazzi di poter conoscere come è la vita all’interno delle altre scuole ma prima di tutto vogliono essere un momento di aggregazione per tutta la comunità, che serve a ribadire l’importanza dell’educazione in un ambiente sano e sereno.
Chiara Bronzini