L’italia è conosciuta in tutto il mondo per l’alta moda, per le auto di lusso, ma soprattutto per la grande tradizione enogastronomica. In Giappone, l’attrazione per il nostro paese cresce di anno in anno, come testimonia il crescente numero di ristoranti e rivenditori di cibo italiano in tutto l’arcipelago. Monte Bussan, ambasciatore del food&wine del Bel Paese in Giappone, ha cominciato la sua attività quasi 40 anni fa e ora importa e rappresenta più di 70 aziende di cibo e ben 40 aziende vinicole. “L’obiettivo di Monte Bussan” – spiega Naoki Asada, direttore della filiale di Fukuoka – “è garantire l’autenticità dei sapori presenti sulle tavole italiane e trasmettere ai consumatori giapponesi la passione e i valori con cui, da secoli, vengono coltivate e lavorate le materie prime in Italia”.
Monte Bussan gestisce altre attività culturali legate al mondo enogastronomico italiano, con lo scopo di rafforzare il legame già esistente e fornire informazioni sempre aggiornate sul settore agroalimentare ad entrambi i paesi. Il canale principale attraverso cui vengono offerti questi servizi è il sito/blog informativo “Monte-net”, in cui vengono fornite news su eventi in corso, nuove ricette e un database sempre aggiornato. In particolare, la sezione “Tantilia” pubblica le ultime tendenze del settore, aggiornamenti stagionali e fornisce una guida sui ristoranti più popolari di Milano, dove e` ubicata una delle filiali dell’azienda.
Tra i prodotti più amati rientrano gli ingredienti base della cucina italiana: pasta, olio e pomodoro – il punto di partenza ideale per creare i grandi piatti rappresentativi della dieta mediterranea. L’aspetto salutistico gioca un ruolo fondamentale nel successo dei prodotti della nostra penisola. Per molto tempo, nel target principale di Monte Bussan rientrava la fascia d’età over 45, composta di persone più attente alla qualità del cibo. Oggi invece, la fetta di mercato interessata coinvolge anche un gran numero di giovani, attratti soprattutto dai salumi, dai formaggi e dalla pizza, cibi considerati particolari e sfiziosi, molto in voga tra le giovani generazioni.
“In secondo luogo – prosegue il direttore – “ devono essere aziende che possano garantire la sicurezza dei prodotti e, in caso venissero riscontrati dei problemi di qualsiasi natura, devono saper intervenire tempestivamente per non compromettere la qualità del cibo o del vino”. Per trovare nuovi partner, l’azienda fa spesso riferimento ad eventi come Foodex o Vinitaly, in cui ricercano prodotti innovativi, non ancora presenti massicciamente nel mercato giapponese e che hanno un buon margine di differenziazione in un mercato tuttora in piena espansione.
(Ilenia A.)