Circa un mese fa l’agenzia meteorologica giapponese (JMA) ha rilasciato il tradizionale bollettino con le attese fioriture di ciliegi, previste per ogni prefettura e nelle maggiori citta’ giapponesi. Se solitamente e’ il mese di aprile quello in cui fioriscono i ciliegi, con tutta la lunga serie di eventi collegati (i festeggiamenti per l’inizio dell’anno scolastico, quello accademico e quello lavorativo), quest’anno le fioriture avverranno abbastanza in anticipo, tendenzialmente verso fine marzo. Con la diffusione del coronavirus, in concomitanza della fioritura, la stampa satirica giapponese ha ironizzato equivocando il termine “fioritura” inteso come diffusione del virus nelle stesse citta’.
Sono quindi diventate virali le reazioni ironiche alla recente dichiarazione del portavoce dell’agenzia meteorologica, il quale ha affermato come “i modelli della JMA prevedono una rapida diffusione della malattia a tutte le parti del Paese grazie all’aumento del numero delle persone ubriache nel periodo della fioritura”.
Se l’agenzia meteorologica nipponica mette in guardia sui pericoli connessi alla socializzazione in pubblico e al consumo di alcolici, pratiche tipiche in tale periodo, la reazione dell’opinione pubblica e’ invece quella di minimizzare e rifiutare ogni ipotesi di cambio delle abitudini, cosi come accaduto recentemente nella discussione circa una eventuale cancellazione delle olimpiadi di Tokyo.
(Jief/Dire)