Il decrescente tasso di fertilità (una media di 1,44 figli per donna fertile nel 2016), l’alta aspettativa di vita e un ‘immigrazione a dir poco scarsa sono i fattori che maggiormente hanno contribuito a generare statistiche preoccupanti sulle nascite in Giappone: nell’anno 2016, infatti, sono calate sotto il milione, una condizione che non si verificava dal 1899 (anno in cui hanno avuto inizio le statistiche).
A vantare il maggior numero di nascite in Giappone è l’Isola di Okinawa, mentre è a Tokyo che si registra il più basso tasso di natalità .
Le nozze, evento sempre più raro e in età sempre più avanzata, e gli orari di lavoro che lasciano poco spazio alla vita privata, di certo non contribuiscono a risolvere il preoccupante fenomeno sociale.
La società giapponese, caratterizzata dall’invecchiamento della popolazione, fonda il suo sistema di welfare su un numero di popolazione giovane attiva sempre piu’ ridotto, e che con difficoltà sempre maggiore ne supporta il peso.
Gli incentivi fiscali alle coppie con figli e l’incremento dei servizi all’infanzia sono alcuni dei provvedimenti voluti dal Governo come misure per fronteggiare il calo di popolazione, cosi come riportato dall’ultimo censimento ufficiale dell’ ottobre 2015 (si sono contate oltre 940.000 persone in meno rispetto al censimento del 2010).
R.D.