Secondo il sondaggio condotto dall’istituto di ricerca Teikoku Databank il 48,6% delle aziende giapponesi è pronto ad aumentare i salari anche in assenza degli ulteriori incentivi fiscali attualmente al vaglio del governo per il prossimo anno fiscale.
Le aziende sarebbero favorevoli all’aumento per attrarre nuovi lavoratori e trattenere quelli già presenti nel pieno a causa della carenza di manodopera, effetto dell’invecchiamento della popolazione aggravato ulteriormente dalla pandemia.
Il sondaggio è stato condotto su un campione di 1.651 aziende, delle quali quasi il 90% di medie dimensioni (con capitale fino a 300 milioni di yen, pari a 2 milioni di euro, o fino a 300 dipendenti). La percentuale di imprese favorevoli agli aumenti si attesta al 53,6% tra le grandi aziende, rispetto al 47,9% registrato tra le PMI.
(R.D.)
