Secondo un sondaggio effettuato dal National Center for Child Health and Development, ente collegato al ministero della salute, oltre il 70% dei bambini in età scolare in Giappone presenta segni di forte stress causati dalla pandemia di coronavirus.
Nello specifico, il 72% degli studenti ha dichiarato che pensare al virus li fa sentire male e ha influenzato la loro concentrazione; il 9% addirittura ha riferito di essersi ferito o di aver usato violenza contro membri della famiglia o animali domestici.
Il 32% dei bambini non vorrebbe che fosse noto se loro o i loro familiari fossero stati infettati dal virus, mentre il 22% non vorrebbe giocare o uscire con coloro che hanno contratto il virus, anche se guariti.
Commentando i risultati del sondaggio, condotto su un campione di 981 bambini di età compresa tra 7 e 17 anni e 5.791 adulti con figli di età pari o inferiore a 17 anni,
Mayumi Hangai, pediatra e ricercatrice del centro, ha affermato che “i genitori dovrebbero lasciare che i bambini esprimano i loro sentimenti liberamente piuttosto che rimproverarli. È naturale in questo contesto che i bambini si irritino, i genitori dovrebbero capire che tali sentimenti derivano dallo stress e la loro comprensione è in grado di mitigare di molto il disagio dei figli”.
(R.D.)