L’Agenzia per la sicurezza nucleare ha dettato nuove regole molto rigide in seguito all’incidente avvenuto nel 2011 a Fukushima.
Gli impianti più “colpiti” da queste normative risultano essere quelli in funzione da 40 anni e, dunque, circa 5 reattori dislocati in diversi luoghi del Giappone sono stati costretti chiudere.
La Shikoku Electric Power ha aggiunto un’altro nome alla lista: quello del reattore 1 della centrale di Ikata, non essendo in grado di sostenere gli elevati costi che la messa a norma prevedeva.
La notizia è stata comunicata dal presidente del gruppo Hayato Saeki .
Sonia Porcari