Giappone: nascono i “marines giapponesi”

Era il lontano luglio 2015 quando la Camera Bassa approvò, nonostante i dissensi dell’opinione pubblica, il “pacchetto autodifesa” proposto dal premier Shinzo Abe: cosi, per la prima volta dal dopoguerra, le Forze di Autodifesa giapponesi avrebbero potuto intervenire al di fuori dai confini territoriali anche in mancanza di un diretto attacco al Paese.

Oggi, la Japan Ground Self-Defense Force ha optato per la creazione di un nuovo corpo speciale che prende il nome di Amphibious Rapid Deployment Brigade (ARDB), con l’intento di contrastare qualsiasi eventuale minaccia proveniente dall’estero ma, in modo particolare, dal Mare Cinese Orientale.
Non è un caso, infatti, che la brigata anfibia, simile ai marines americani, nasca in un momento in cui la tensione tra Giappone e Cina, per la contesa sulle isole Sentaku (o Diaoyu come vengono chiamate dai cinesi), sembra essere sempre più tesa.

Ricordiamo che le isole in questione, disabitate, hanno pero` un alto rilievo economico sia come materie prime quali gas e petrolio, sia come posizione strategica su rotte marine e zona di pesca.

R.D.