Difficile incontrare tutti i cinque diversi tipi di stranieri proposti se il soggiorno in Giappone è limitato a pochissimo tempo; mentre, invece, chi ha la possibilità di disporre di un periodo più lungo o magari di un lavoro stabile nel paese è probabile che si imbatta prima o poi in tutti i soggetti.
I cinque tipi di stranieri più “strani” (e molto spesso comuni, purtroppo) che si possa incontrare sono:
- Quello che si comporta come “un bambino in un negozio di caramelle”.
Colui che è euforico per aver messo piede per la prima volta sul suolo nipponico, trascorrendo i primi giorni a guardarsi intorno sopraffatto da tutto ciò che lo circonda ed esaltandosi per qualsiasi cosa.
- Il falso sensei.
È il risultato di una persona che ha letto troppi manga e visto un anime di troppo, colui che pensa di saper del Giappone più degli stessi giapponesi.
Quello che non perde nessuna occasione per sedersi nella tradizionale posizione seiza, di vestire abiti tradizionali giapponesi durante i festival e che pronuncia parole inglesi non con il giusto accento inglese ma come la pronuncerebbe un vero nipponico.
In poche parole uno straniero che finge di essere giapponese.
- Colui che mostra sempre avversione.
Se si ha sognato per lungo tempo di visitare il paese del Sol Levante pare improbabile si finisca per odiare qualsiasi cosa del proprio viaggio.
Può succedere di avere alcune aspettative per quel determinato viaggio, o paese, e poi si scopre che la realtà è molto lontana da esse; tuttavia, c’è sempre quel qualcosa che ti sorprende nonostante si veda solo il negativo dell’intera situazione.
Per questo sembra impossibile che tutto vada per il lato sbagliato e molto probabilmente sono i soggetti stessi a rifiutarsi di vedere quello che c’è di positivo in quello che si sta vivendo, magari perche` semplicemente non all’altezza di vivere in questo paese nelle condizioni in cui si vorrebbe.
- Colui che vuole vivere in una bolla.
In altre parole, una persona che si dice felicissima di vivere in Giappone, ma che con il pensiero torna sempre al suo paese natale.
Colui che, pur avendo trascorso qui già dieci anni, non ha mai visitato altro oltre al suo appartamento, il posto di lavoro ed il supermarket di fiducia, dove fa incetta di snack per non tornarci per il resto della settimana.
Una persona che nonostante viva in Giappone non vuole avere niente a che fare con questa cultura o i suoi abitanti. Mi chiedo perché abbiano scelto questo posto.
- I ninja segreti.
L’ultimo soggetto è anche quello più difficile da incontrare, perché a differenza degli altri è poco appariscente.
È la persona che socializza facilmente con la gente del posto, parlando perfettamente la lingua, ma che tuttavia trova difficoltà nello scrivere ideogrammi complessi in kanji e, come qualsiasi giapponese vero, non ha idea di quando finisca il periodo Meiji!
Fonte: http://www.japantoday.com/
Bortolotti Eleonora
