Giappone: eseguite martedì due impiccagioni

Eseguite martedì scorso, in Giappone, per impiccagione, due condanne a morte. Ad essere giustiziati Teruhiko Seki e Kiyoshi Matsui.

Secondo quanto comunicato dal Ministro della Giustizia Yoko Kamikawa, Seki è stato condannato per aver ucciso quattro persone nel 1992 a Chiba, quando aveva solamente diciannove anni: primo caso di esecuzione dal 1997 di una persona che ha commesso il reato da minorenne.
Kiyoshi Matsui, invece, sessantanovenne, è stato condannato per l’uccisione della sua fidanzata e dei genitori della donna nel 1994.

Sono giunte così a ventuno il numero delle esecuzioni a partire dall’ascesa al potere di Shinzo Abe.
Come sempre, anche i due ultimi casi di impiccagione hanno provocato le proteste di tutti coloro i quali si oppongono alla pena di morte, ponendo in particolare l’attenzione su quanto sia crudele il fatto che i detenuti vengano informati dell’esecuzione solamente poche ore prima che avvenga, dopo aver trascorso anche molti anni nel braccio della morte.

R.D.