In Giappone le abitudini alimentari stanno lentamente mutando, assumendo un’ impronta occidentale sempre più evidente.
Il consumo di riso, uno dei prodotti maggiormente presente nelle tavole dei giapponesi e disponibile sul territorio, sta evidenziando un calo non indifferente a vantaggio della carne, sempre più richiesta. Attualmente il consumo di riso procapite annuale è meno della metà rispetto a quello di 50 anni fa.
E` così sceso, nell’anno fiscale terminato a marzo 2016, al 38% il tasso di autosufficienza alimentare in Giappone, diminuendo di un punto percentuale rispetto all’anno precedente
L’ultimo calo registrato nel paese risale al 1993, e fu dovuto ad una minore produzione di riso causato dal maltempo.
Nel 2016 il tasso ha subito un calo da attribuire invece alle minori produzioni di grano ed altre colture nell’Hokkaido, oltre che a preferenze alimentari differenti.
Ad essere aumentata, invece, la produzione di frutta e verdura, con una conseguente diminuzione delle importazioni.
Il governo mira a raggiungere l’ambizioso obiettivo di un tasso di autosufficienza del 45% entro il 2025, anche se per raggiungerlo sarà necessario un sostegno pubblico di notevoli dimensioni.
R.D.