Fukuoka, 25 mag.
Il team di ricercatori dell’Università di Osaka, coordinato dal virologo Hisashi Arase, ha annunciato la scoperta secondo cui causa del presentarsi delle forme gravi di Covid-19 in talune persone sarebbe la presenza di un numero maggiore di anticorpi che facilitano il legame del virus con le cellule del corpo.
Sono stati rinvenuti dal gruppo di ricerca sei tipi diversi di tali anticorpi “cattivi”, che renderebbero tre volte maggiore la probabilità di sviluppare sintomi gravi della malattia, favorendo il collegamento tra il virus e la proteina del recettore ACE2. Allo stesso modo, la presenza nel sistema immunitario, invece, di anticorpi efficaci e neutralizzanti in virus, renderebbe il virus incapace di legarsi efficacemente alle cellule, inibendone pertanto la infettività.
“I risultati del nostro studio potranno essere di aiuto per rilevare il rischio di ammalarsi gravemente nei pazienti che contraggono il Covid-19 e per sviluppare un nuovo tipo di vaccino più efficace”, ha dichiarato Arase in conferenza stampa.
Nel frattempo il ministero della salute nel suo ultimo bollettino ufficiale quotidiano aggiornato a ieri ha confermato 2.712 nuovi casi di Covid-19, la prima volta sotto quota 3.000 dal 19 aprile scorso, e 62 decessi.
Il numero di pazienti ricoverati in gravi condizioni è rimasto sostanzialmente stabile a 1.300, mentre Tokyo ha registrato 340 nuovi casi, per la prima volta sotto 400 dal 12 aprile. Le autorità mediche della capitale hanno anche confermato il primo cluster di infezioni della variante L452R, nota come “indiana”, che ha visto coinvolti 5 uomini (di cui 3 già guariti) rientranti da un viaggio in Asia lo scorso mese.
Il capo di gabinetto e portavoce del governo Katsunobu Kato ha confermato nel corso di una intervista che il governo, che annuncerà la sua decisione ufficiale sabato prossimo, propende al momento per una estensione dello stato di emergenza nelle otto prefetture interessate dal provvedimento in scadenza il prossimo 31 maggio.
(R.D.)