Per quel che riguarda la situazione italiana, la stampa giapponese riporta innanzitutto le misure di “contenimento” che stanno adottando i paesi vicini. La Francia ha triplicato il numero di ospedali attrezzati per i casi di Coronavirus, mentre la Romania ha chiesto la quarantena per le persone che arrivano dal nord Italia. L’Irlanda ha consigliato ai suoi cittadini di evitare se possibile viaggi in Italia. L’Austria ha bloccato treni provenienti dall’Italia a causa della presenza di due passeggeri sospetti. L’Unione Europea garantisce ancora la libera circolazione (anche per questioni economiche, che risentono ancora della Brexit), ma potrebbero esserci nuove misure e controlli alle frontiere se la situazione dovrebbe continuare ad aggravarsi. Per ultimo, anche la Tunisia sta pensando di sospendere i voli per l’Italia.
In Italia si registrano 231 casi confermati e 7 decessi. (Ultimo dato del 25 febbraio) La maggior parte dei casi è concentrata nelle regioni di Lombardia e Veneto. Ciò che al momento colpisce maggiormente l’opinione pubblica giapponese è che per la prima volta a Milano gli scaffali dei supermercati con i generi di prima necessità sono vuoti, e lo stesso vale per i disinfettanti per le mani e mascherine, nonché lo stop ai grandi eventi e la conclusione anticipata del carnevale di Venezia.
Inoltre i media giapponesi sembrano essere allarmati per la decisione di isolare le regioni con più alta concentrazione di casi, in particolare nel paese di Codogno, riportando la testimonianza della BBC alla quale è stato impedito l’accesso al paese.
(JIEF/DIRE)