Secondo quanto diffuso da un comunicato congiunto di polizia e autorità doganali, la quantità di marijuana liquida sequestrata in Giappone è aumentata di quasi 70 volte rispetto al 2019.
Il fenomeno, che è stato definito dalle autorità come “un aumento esplosivo”, ha messo in stato di allerta de forze di polizia del paese, anche per gli effetti potenzialmente devastanti della droga che, rispetto alla tradizionale cannabis essiccata, ha un contenuto molto più elevato di THC (tetraidrocannabinolo allucinogeno) e può essere usata in modo simile alle sigarette elettroniche, attirando di fatto fasce di consumatori molto giovani.
Secondo le dogane di Tokyo, l’importo sequestrato di marijuana liquida è stato di circa 400 grammi in tutto il 2019, ma è balzato a circa 9 chilogrammi nella prima metà del 2020 e a 18 chilogrammi nei successivi cinque mesi fino alla fine di novembre.
(R.D.)