Seguendo la scia dei quartieri Shibuya e Sategaya di Tokyo e delle città di Iga, Takarazuka, Naha e Sapporo, Fukuoka ha dichiarato di aver iniziato a riconoscere, dalla giornata di mercoledì scorso, partenariati di coppie lesbiche, gay transessuali e bisessuali.
Tale riconoscimento è un passo molto importante per le neocoppie in quanto l’unione, pur non comportando diritti o obblighi ufficiali, è rilevante ai fini dei consensi familiari in caso di cure mediche che eventualmente li richiedano o nelle pratiche di affitti di un alloggio in città.
Il governo di Fukuoka ha richiesto oltre 4 milioni di yen tra le nuove proposte del bilancio fiscale 2018 per l’organizzazione di eventi di networking e servizi di consulenza per le persone LGBT, come ad esempio servizi di assistenza telefonica.
In tutto il Giappone, i quartieri Shibuya e Sategaya sono stati i primi che nel 2015 hanno riconosciuto partenariati tra persone dello stesso sesso, mentre Sapporo invece risulta l’ultima tra le città che lo scorso giugno ha seguito lo stesso esempio.
R.D.
