L’azienda Ishibashiya, la prima ad essere visitata, aprì per la prima volta i cancelli nel lontano 1877.
Da lì in avanti ha sempre lavorato con successo alla produzione di alimenti a base di konjak (konnyaku).
La patata del konjac viene lasciata crescere per almeno tre anni, in quanto un tempo inferiore non permetterebbe alla pianta di arricchirsi di abbastanza glucomannano. Il glucomannano è una fibra alimentare che non può essere rotta dagli enzimi della digestione e che, di conseguenza, scende direttamente nell’intestino, fornendo in tal modo ottimi nutrienti per la flora batterica. Inoltre aiuta a migliorare la motilità intestinale e ad espellere tossine dal corpo. Ma non è tutto: altra proprieta` di questa fibra e` la capacita` di mantenere bassi i livelli di colesterolo, inibendo l’assorbimento del colesterolo stesso nell’intestino.
Oltre alla presenza di glucomannano, il konjak (konnyaku) è anche una buona fonte di calcio. Ne contiene infatti una gran quantità e in una forma facilmente assimilabile dall’organismo. Il konjak (konnyaku) è dunque consigliato anche per la prevenzione all’osteoporosi e durante gli anni della crescita per formare ossa forti.
Ma in che forma il konnyaku arriva all’utente consumatore?
La prima, e più tradizionale, è la versione “spugnosa” che viene spesso usata per insaporire il brodo.
Per ottenerlo in questa forma è essenziale che nel procedimento di produzione venga lavato a lungo in acqua pulita.
La seconda forma, più comune, è quella dei noodle. Un pacchetto per una persona contiene solamente 28kcal e una quantità di fibre alimentari pari a quelle di due teste di lattuga. Non contiene coloranti e conservanti e si tratta di un prodotto senza glutine, perfetto anche per coloro che hanno allergie al grano.
Alcune idee avute dall’azienda negli ultimi anni, che hanno goduto di particolare successo sul mercato sono state, ad esempio, la pasta di konjak (specie di ramen che rimane consumabile anche freddo); la polvere e la gelatina di konjak (aiuta a non far sciogliere i gelati, o utilizzare al posto del grasso per salsiccie e salumi, molto usato in Germania).
Infine, con il konjak (konnyaku) è stato persino possibile creare un gelato in scatola, fatto al 7% di gelatina al konjak (konnyaku). Questo prodotto, grazie all’ ottimo gusto e alle proprietà benefiche, se esportato al di fuori del Giappone avrebbe sicuramente le potenzialità di rivaleggiare con i principali marchi in commercio.
ISHIBASHIYA http://www.konjac.jp/eng/
a cura di Luca Righetto
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