La Imamura Smile Corporation, ditta che ha sede nella città di Kurume, a circa un’ora da Fukuoka, ci ha colpito per gli oggetti semplici e al tempo stesso eleganti che ha presentato in occasione del concorso.
Si trattava di scatole multi-funzione realizzate con materiale di scarto dell’edilizia, in particolare di legno di cirpesso.
La Imamura possiede il brevetto esclusivo per la produzione di questi oggetti ed è anche supportata dal progetto “cool japan” del governo giapponese.
Già utilizzate per il packaging di prodotti alimentari, in questo evento venivano suggeriti nuovi scopi per quelle scatole come ad esempio confezioni regalo, porta fiori o porta bento, il pranzo al sacco giapponese.
La novità di quest’anno erano in realtà le cartelline porta documenti, realizzate con lo stesso metodo e personalizzabili con il logo o il motivo di proprio gradimento.
Leggerissime e sottili, anche una volta prese in mano, non saremmo mai stati in grado di riconoscere il materiale originale se non l’avessimo saputo.
Unici indizi forse il colore e il motivo dello sfondo che riproduce le nervature del legno.
In Giappone molte attenzioni vengono riservate alla confezione, all’involucro che contiene un determinato prodotto tanto che è facile che uno straniero rimanga stupito dalla cura con cui la merce acquistata viene impacchetatta e organizzata dentro a borse e borsine di varie dimensioni.
In un contesto come quello giapponese, lo scopo della Imamura è allora quello di limitare gli sprechi e realizzare un packaging che sia eco-sostenibile ma dal design accattivante e adattabile alle diverse situazioni.
Chiara Bronzini