Le Olimpiadi 2020 stanno impegnando molto il Giappone, fortemente intenzionato a “fare bella figura” agli occhi del resto del mondo e incrementare il flusso turistico in entrata.
Un’aspetto di fondamentale importanza per le Olimpiadi che Tokyo si prepara ad accogliere, è quello culturale.
“La cultura e lo sport sono due temi che, pur avendo caratteristiche diverse, lavorano in sinergia per produrre qualcosa di più grande”, ha affermato il presidente della Commissione Cultura e Istruzione di Tokyo 2020.
Nei 4 anni che precedono le Olimpiadi il Paese ospitante può celebrare la propria cultura con un programma che prevede una serie di eventi culturali.
Nel caso specifico, le Olimpiadi della Cultura di Tokyo 2020 hanno avuto inizio lo scorso 7 ottobre e sono state inaugurate con una cerimonia presso il noto quartiere Nihonbashi.
All’inizio, invece, di questa settimana, è avvenuto l’incontro tra Ruth Mackenzie (direttore della Cultura alle Olimpiadi di Londra 2012) ed il comitato organizzatore di Tokyo 2020, durante il quale il direttore Mackenzie ha potuto fornire la propria testimonianza e consigliare il comitato sulle strade migliori da percorrere per una buona riuscita delle Olimpiadi della Cultura.
“Fondamentale”, afferma Mackenzie, “è coinvolgere, per lo svolgimento degli eventi culturali, ogni città del GIappone e anche le piccole comunità, così come accaduto per Londra 2012, quando le varie attività culturali videro protagonisti anche il Galles, l’ Irlanda, la Scozia e la Cornovaglia”.
R.D.