Secondo i dati forniti dal Ministero delle Finanze il Giappone nel 2017 ha registrato un surplus nello scambio commerciale con l’estero, evidenziando un incremento sia delle esportazioni, di circa il 12% con un valore pari a oltre 78.000 miliardi di yen, che delle importazioni, del 14% con più di 75.000 miliardi di yen.
Dato positivo che rimane tuttavia inferiore del 25% rispetto a quello rilevato nel 2016.
Da segnalare, inoltre, un surplus commerciale di 7.000 miliardi di yen circa nei confronti degli Stati Uniti, mentre si registra un deficit commerciale di circa 97 miliardi di yen verso l’Unione Europea.
Il recente incremento della domanda estera di vari prodotti, tra cui attrezzature per la produzione di semiconduttori e automobili ha agito da traino per le esportazioni.
Interessante il dato delle esportazioni nel settore dell’agroalimentare che, per il quinto anno consecutivo, registra un aumento, confermando cosi l’enorme propensione dei mercati esteri verso la cucina giapponese. Tra i prodotti più popolari tra i consumatori stranieri spicca il te` verde, la pregiatissima e costosissima carne di manzo di Kobe ed il sakè, tipica bevanda alcolica giapponese.
Ricordiamo come la cucina giapponese sia nota per essere una tra quelle più bilanciate e salutari al mondo, considerata fondamentale caratteristica della longevità dei giapponesi, ideale per contrastare varie forme di tumori ed inserita come Patrimonio immateriale dell’Umanità dall’Unesco.
Il governo giapponese ha programmato varie fiere e manifestazioni promozionali allo scopo di incrementare ulteriormente le esportazioni e raggiungere un valore di oltre mille miliardi di yen per il 2019.
R.D.