In seguito al disastro nucleare avvenuto a Fukushima restano molte le preoccupazioni legate alle emissioni di radiazioni nucleari, non solo nell’aria ma anche nelle acque.
Il consumo di pesce in particolare, quindi desta preoccupazioni nonostante alcuni studi tendano a smorzare le tensioni.
In particolare Greenpeace si è movimentato per fornire chiarimenti analizzando le acque e rilevando una situazione generale pur non preoccupante ma, nonostante questo, il livello di contaminazione in pesci di acqua dolce presenta ancora livelli elevati.
Consumare pesci che abitano il mare di Fukushima può essere sicuro solo se proveniente da allevamenti controllati; in caso contrario, la certezza di non contaminazione non è assicurata.
Sono stati infatti prodotti circa 1,4 milioni di tonnellate di acqua radioattiva per ripristinare la situazione nei reattori 1, 2 e 3 della centrale di Fukushima Daiichi.
Sotto il profilo delle responsabilità legate a Fukushima, proprio nei giorni scorsi sono stati accusati di negligenza (con successiva accusa di omicidio e lesioni) 3 ex dirigenti della Tepco, e per loro è previsto il processo nel 2017.
Sonia Porcari