L’effetto “scenografico”, l’intreccio indissolubile e armonico di forma e contenuto, a cui per natura tendono i giapponesi in ogni cosa a cui si dedicano, è evidente anche e soprattutto nelle preparazioni culinarie.
Ogni elemento risulta decorato alla perfezione, riposto in un perfetto ordine, confezionato in modo esemplare, al punto da dispiacersi quasi nel consumarlo.
Una delle applicazioni quotidiane di questo concetto e` nel comune utilizzo del “bento”.
Il cibo viene riposto all’interno di vassoi dotati di coperchio, suddivisi all’interno in diversi spazi, elegantemente occupati da ogni singola pietanza .
Quella del bento risulta, infatti, la soluzione preferita dai giapponesi per trasportare il pranzo quando si trovano fuori casa , durante la pausa pranzo o nei pic-nic.
In commercio si possono trovare svariati tipi di scatole da bento, dalle più economiche, in plastica usa e getta, in legno, fino a quelle più pregiate, con decorazioni, che rappresentano vere e proprie opere d’arte, alcune delle quali dotate persino di scompartimento thermos per mantenere caldi i cibi.
Il bento, a volte, diviene un dono o una formalita`, in occasione di celebrazioni (il Capodanno ad esempio), oppure per riunioni di lavoro di un certo livello.
Nonostante molti esercizi commerciali vendano bento di ogni tipo, molte donne giapponesi non rinunciano a prepararlo per la loro famiglia, con metodi e accortezze tramandate in ogni famiglia in modo diverso.
Oltre a rappresentare, in talune occasioni, vere e proprie opere d’ arte, il piu’ delle volte è composto da cibi disposti in diverse forme anche molto elaborate, che rappresentano immagini riconducibili a cartoni animati (stile kyaraben), paesaggi, monumenti.
Sonia P.