Le autorità del parco di Nara hanno affisso dei cartelli, in lingua giapponese, cinese ed inglese, in cui avvisano i turisti di fare attenzione ai cervi e danno indicazioni su come dargli da mangiare per evitare che essi diventino aggressivi: il costante aumento di feriti dai morsi dell’animale (180 persone nell’ultimo anno) ha spinto le autorità a prendere tale iniziativa.
Gli esperti spiegano, inoltre , come il comportamento del cervo può essere male interpretato dall’uomo e quindi, a volte, il turista si può trovare circondato da animali aggressivi che cercano da mangiare.
Essendo un animale selvatico va compreso e bisogna utilizzare il “linguaggio del cervo” che prevede, ad esempio, di mostrare le mani vuote all’animale una volta finito il cibo.
Nei cartelli viene anche indicato che i bambini piccoli devono essere sempre accompagnati dagli adulti.
Il parco, che attira più di 10 milioni di visitatori l’anno, è situato nella città di Nara, in Giappone, ai piedi del monte Wakakusa: si tratta di un parco pubblico, istituito nel 1880, ricco di importanti monumenti come il tempio Todaiji, che ospita il Grande Buddha.
Nel parco, ad oggi, si contano circa 1200 cervi che vengono considerati sacri: infatti, secondo le credenze locali, un cervo bianco fu cavalcato da uno dei quattro dei del santuario Kasuga, Takenomikazuchi-no-mikoto.
R.D.