UE-Giappone: concluso accordo finale sul libero scambio

L’8 dicembre scorso, a Bruxelles, la Commissaria per il commercio Cecilia Malmström e il Ministro degli Esteri giapponese Taro Kono hanno annuciato il buon esito delle discussioni conclusive sull’accordo di partenariato economico (APE) tra UE e Giappone. Basandosi sull’accordo politico di massima raggiunto il 6 luglio 2017, entrambe le parti hanno ultimato gli ultimi dettagli al fine di mettere a punto il testo giuridico. Tutto ciò è stato possibile grazie al forte impegno personale del Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e del Primo Ministro del Giappone Shinzo Abe.

La conclusione dei negoziati costituisce una tappa importante ai fini dell’adozione del più importante accordo commerciale bilaterale negoziato dall’UE: consentirà, infatti, di aprire enormi opportunità di mercato ad entrambe le parti, di rafforzare la cooperazione tra l’Europa e il Giappone in numerosi settori, di riaffermare il comune impegno a favore dello sviluppo sostenibile e, per la prima volta, contiene un impegno specifico relativo all’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
Tra i principali elementi del nuovo accordo vi è l’eliminazione quasi interamente del miliardo di euro di dazi pagato ogni anno dalle imprese dell’UE che esportano verso il Giappone, particolarmente penalizzante soprattutto per le imprese italiane. Inoltre, l’accordo aprirà il mercato giapponese, con i suoi 127 milioni di consumatori, alle principali esportazioni agricole dell’UE, eliminando i dazi su molti formaggi come il Gouda e il Cheddar e sulle esportazioni di vino, e consentendo all’UE di aumentare in modo consistente anche le esportazioni di carni bovine, mentre per quanto riguarda le carni suine sarà esente da dazi il commercio di carni trasformate e quasi esente da dazi il commercio di carni fresche.
Punto decisivo per gli interessi italiani e` la garanzia di tutela e riconoscimento in Giappone di oltre 200 prodotti agricoli europei di alta qualità (indicazioni geografiche- IG), e assicurerà la protezione di una serie di IG giapponesi nell’UE. L’accordo apre inoltre il mercato dei servizi, garantendo alle imprese dell’UE l’accesso ai grandi mercati degli appalti del Giappone in 48 grandi città e affronta le annose contese sul settore automobilistico, prevedendo un periodo di transizione prima dell’apertura completa dei rispettivi mercati.
L’accordo contiene anche un ampio capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile: fissa gli standard più elevati in termini di lavoro, sicurezza e tutela dell’ambiente e dei consumatori, e rafforza l’azione dell’UE e del Giappone sullo sviluppo sostenibile e sui cambiamenti climatici e salvaguarda pienamente i servizi pubblici.
Riguardo la protezione dei dati, sebbene l’argomento sia stato trattato separatamente e non rientri nell’accordo, è stata sottolineata l’importanza di garantire un elevato livello di tutela della riservatezza e della sicurezza dei dati personali, aumentando la convergenza tra i sistemi delle due parti, e offrendo nuove opportunità per facilitare gli scambi dei dati.
L’entrata in vigore dell’accordo è prevista per il 2019 ma, nel frattempo, entrambe le parti hanno assunto il fermo impegno di raggiungere quanto prima una decisione riguardo le norme di investimento e sulla risoluzione delle controversie in materia di protezione degli investimenti. L’accordo di partenariato strategico e l’accordo di partenariato economico saranno firmati insieme nel 2018.
R.D.