Terme e Onsen

La differenza tra le Terme romane e gli Onsen giapponesi è sempre stato un argomento interessante e divertente.
Ci sono alcuni elementi comuni ed altrettante spiccate differenze.

Le terme romane erano viste come un luogo di socializzazione, di relax e di sviluppo di attività vive per uomini e donne che, in spazi ed orari separati, facevano il bagno completamente nudi.
Anche i giapponesi considerano importante la “comunione in nudità” (裸の付き合い), poiché capace di abbattere le barriere e far conoscere nuove persone nell’atmosfera rilassata e familiare dell’onsen. Entrambe le terme, inizialmente, si trovavano nelle zone di campagna in quanto sfruttavano le sorgenti di acqua naturale, ma le terme romane sono state successivamente spostate anche in città, utilizzando sistemi per poter simulare le sorgenti di acqua calda che si trovavano nelle zone di campagna.
Gli Onsen sono strutturati diversamente dalle antiche terme romane: prima di poter entrare in acqua è richiesto di lavarsi più e più volte, in quanto entrare in acqua sporchi o ancora insaponati è ritenuto un atto di grave maleducazione. Inoltre, è proibito (tranne in alcuni Onsen con bagni misti) di indossare il costume, poichè è radicata la convinzione che tutto quello che non è il corpo nudo, sporchi l’acqua. Negli Onsen Giapponesi è consentito l’accesso a chiunque rispetti l’igiene e la buona educazione, ma è vietato per chi ha tatuaggi, in quanto sono simboli della criminalità organizzata (Yakuza).
Le terme romane, quando si svilupparono in città, divennero ben presto più complesse e spaziose rispetto alle versioni costruite in campagna. Invece delle sorgenti naturali, al riscaldamento dell’acqua provvedevano i focolari sotterranei che diffondevano aria calda dagli ipocausti, gli spazi sottostanti alle pavimentazioni sospese dei vani da riscaldare. Le terme erano divise tra Plebei e Patrizi, erano costruite con varie vasche, da quella che conteneva acqua fredda fino a quella che conteneva acqua calda.
Nelle terme di maggiore grandezza si poteva trovare anche una palestra.
A differenza degli Onsen giapponesi, dove solo al corpo era concesso di entrare nell’acqua, i romani erano soliti gettare nell’acqua profumi e vini speziati.
Esiste addiruttura un manga che parla di queste differenze tra Terme Romane e Onsen Giapponesi, in modo intelligente e comico e di gran successo in Giappone, di nome Thermae Romae.

Marco Viscogliosi