Primi incidenti a causa di Pokemon Go in Giappone

Anche nel Paese del Sol Levante è sbarcata la famosa app per smartphone “Pokemon Go”, che sfrutta la tecnologia della realtà aumentata e il gps per permettere ai giocatori di catturare i Pokemon nel mondo reale.

Già prima del lancio il governo di Tokyo aveva diffuso delle linee guida che raccomandavano ai fruitori di non mettere a repentaglio la propria sicurezza e di non creare disordini negli spazi pubblici, ma le raccomandazioni non sembrano essere servite.

Dal lancio dell’applicazione in Giappone venerdì 22 luglio, infatti, una serie di incidenti si sono succeduti in diverse città dell’arcipelago.

A Nagoya, nel distretto di Mizuho, una studentessa di 22 anni che si stava dirigendo in bicletta al parco è stata scippata da un uomo in moto, di cui la ragazza non si era accorta perchè troppo assorbita dal gioco. Fortunatamente la vittima non è rimasta ferita.
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Nel distretto di Teine di Sapporo, invece, una ragazza di diciannove anni è stata travolta da uno studente delle elementari in bicicletta che stava utilizzando l`applicazione, senza curarsi dei passanti.

A Mino, nella prefettura di Gifu, un impiegato di 24 anni si è avventurato a piedi lungo l’autostrada Tokai-Hokuriku verso le otto di sera. Quando è stato fermato, l’uomo si è giustificato dicendo che stava giocando a Pokemon Go e che non aveva fatto caso a dove si trovasse.

A Niihama, nella Prefettura di Ehime, un altro ragazzo in bicicletta si è scontrato con un uomo di quarant’anni, rimanendo, fortunatamente, entrambi illesi.

Infine, la polizia della prefettura di Okayama ha annunciato di aver multato un uomo e due donne per violazione del codice stradale perchè utilizzavano l’applicazione mentre si trovavano alla guida .

Irene Begni