Okinoshima, l’isola sacra interdetta alle donne

© munakata-taisha.or.jp
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Okinoshima (沖ノ島) è una piccola isola (appena 0.97 km²) del comune di Munakata, a Fukuoka, chiamata “Kami no shima” (神の島, l’isola degli Dei), considerata dai giapponesi come una vera e propria divinita` shinto.

Munakata Taisha il tempio dell’isola, che ne e` anche custode dell’enorme patrimonio culturale e storico, e` dedicato alle tre figlie della dea “Amaterasu”(天照大御神).
Il tempio Okitsu Gu (沖津宮) rappresenta invece una delle tre divinita`, “Tago Hime no Kami” (田心姫) e fa parte del  Munakata Taisha.

© http://blog.goo.ne.jp/akihikofukuda/
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L’isola è assolutamente interdetta alle donne. Soltanto circa 200 uomini, estratti a sorte tra i numerosi richiedenti, possono atterrare sull’isola per un solo giorno all’anno, il 27 maggio, in occasione della celebrazione annuale della battaglia navale del mare del Giappone del 1905 (日本海海戦, 27-28 maggio 1905). E` proibito portare via con se` qualsiasi oggetto (pietre, foglie, etc.) ad eccezione dell’acqua santa della fontana dell’isola.

© munakata-taisha.or.jp
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Okinoshima e` anche un’ isola di tesori: tra il 1954 e il  1971 sono stati scoperti circa 100,000 tesori cui circa 80,000 sono stati riconosciuti dallo Stato come patrimonio storico nazionale.

Un monaco del tempio “Munakata Taisha” a turno rimane in assoluta solitudine per 10 giorni sull’isola in funzione di custode.
L’isola è stata candidata a Patrimonio dell’Umanità UNESCO, anche se non e` (e restera` proibito, anche in caso di eventuale riconoscimento) permesso l’accesso ai turisti.

© munakata-taisha.or.jp
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Fonte:
http://www.munakata-taisha.or.jp/
http://tabizine.jp/

(Yumi I.)