I 10 autori giapponesi contemporanei imperdibili(8) Murakami Ryū

I 10 autori giapponesi contemporanei imperdibili: parte 8
Questa piccola rubrica nasce dalla mia passione per la letteratura giapponese che mi piacerebbe condividere con voi. In particolare, vorrei parlarvi di quegli autori che si sono affermati nel panorama lettarario giapponese e internazionale e le cui opere sono disponibili anche in traduzione italiana. In fondo a ogni profilo troverete alcuni titoli per quelli di voi che volessero immergersi subito nella lettura.

Murakami Ryū
Benchè omonimo di Murakami Haruki, Murakami Ryū ha ben poco da spartire con quell’autore se non il fatto di essere quasi coetanei.

Scrittore e regista controverso, comincia a far parlare di sè nel 1976 quando pubblica il romanzo Blu quasi trasparente (Kagirinaku tōmei ni chikai burū), diapositiva cruda della gioventù del boom economico giapponese, persa tra sesso, alcol, droga e violenza in cui tutto è portato all’estremo, senza limiti o freni inibitori.

Incentrato sulle vicende di un gruppo di ragazzi di una località giapponese che ospita una base militare americana (chiaro riferimento alla città natale dell’autore), l’atmosfera del romanzo è cupa e i temi trattati trasmettono la totale insoddisfazione per il genere di vita che i vari personaggi si sono ridotti a condurre.

Personaggi la cui generazione è stata plasmata da un dopoguerra in cui l’individualismo occidentale è stato introdotto con la forza dalla presenza americana in contrasto con il forte senso tradizionalmente giapponese di comunità, fatto che ha inevitabilmente causato una lacerazione all’interno di coloro che si sono ritrovati davanti due modelli così differenti senza sapere quale fosse opportuno seguire.

Vincitore del prestigioso premio Akutagawa, Blu quasi trasparente di fatto spiana la strada a quella che viene considerata l’opera di maggior successo di questo autore, Tokyo Decadence (Topazu).

Si tratta di una raccolta di racconti che presenta il lato nascosto, oscuro, morboso di una società che è armonica solo in superficie. Questa volta le protagoniste sono giovani prostitute, che in una Tokyo in cui dilaga il consumo estremo, sono considerate come meri oggetti di piacere, svuotate della loro dignità, costrette a soddisfare ogni tipo di perversione e umiliazione da parte dei loro facoltosi clienti.

Lo stile di questo autore è tagliente, esplicito, mai mediato, e ciò che ne deriva è l’immagine di una realtà decadente e cinica dove si è perso ogni barlume di umanità.

Con una reputazione ormai consolidata di maestro della letteratura dark e violenta, Murakami ha continuato anche dopo quei due grandi successi a produrre opere che hanno come scopo quello di arrivare alla radici di una nazione sempre più complessa e spaccata, attraverso il punto di vista dei suoi membri più corrotti, sviliti e reietti.

Consigli di lettura:
Blu quasi trasparente
Tokyo Decadence

Foto: http://www.amazon.co.jp/村上-龍/e/B000APAAS2

Chiara Bronzini