L’economia di Fukushima prova a rialzarsi

Le conseguenze provocate dalla tragedia che ha colpito Fukushima nel marzo del 2011 sono state devastanti non solo sul piano delle perdite umane ma anche per l’economia del territorio.

Le attività produttive concentrate nelle vicinanze del disastro nucleare hanno subito inevitabilmente danni non indifferenti, primo fra tutti il settore alimentare.

I livelli di radioattività degli alimenti provenienti da quelle zone ha reso i prodotti non commercializzabili, sottoposti a continue analisi e visti con sospetto e quindi rifiutati dai consumatori.

Finalmente, dopo 6 anni dal disastro, in seguito ad un attento monitoraggio di controllo (iniziato a maggio e proseguito fino a dicembre dello scorso anno) dei livelli di cesio che non hanno mai, in tutto il periodo suddetto, oltrepassato il limite stabilito dal Governo, un’azienda nelle vicinanze di Fukushima ha potuto immettere nuovamente nel mercato il suo latte vaccino, poichè ritenuto dalle autorita` non più dannoso. Si tratta dei primi 400 kg di latte proveniente da 18 mucche.

Cruciale sarà, adesso, la reazione della popolazione giapponese nel consumare un prodotto ritenuto, fino a poco tempo fa, potenzialmente pericoloso.

R.D.