La Tokyo Sky Tree e l’osservazione dei fulmini

La Tokyo Sky Tree, la torre per le telecomuncazioni più alta al mondo, è una delle mete preferite dei turisti perchè dai suoi 634 m d’altezza si può cogliere una visione suggestiva della capitale giapponese, e nei giorni limpidi addirittura del Monte Fuji.

Non molti però forse sanno che la Tokyo Sky Tree costituisce anche un punto strategico da dove monitorare l’attività temporalesca, in particolare quella dei fulmini.

Da quando è stata inaugurata nel 2012, sono stati più di 40 i fulmini che l’hanno colpita direttamente e ciò ha permesso di raccogliere nuove informazioni, a volte anche inaspettate, riguardanti questi fenomeni.

@tetsu_skytree
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A condurre la ricerca è il team guidato da Shindo Takatoshi del CRIEPI (Central Research Institute of Electric Power Industry) che opera al di sopra della galleria al metro 450, limite a cui sono ammessi i visitatori.

“Non ci sono molti altri luoghi al mondo in cui cadono circa 10 fulmini all’anno”, ha spiegato Shindo che aggiunge che la quantità di dati raccolti in 4 anni di ricerca supera di molto le aspettative del suo team.

In particolare la scoperta più importante ha riguardato il tipo di fulmini studiati. Infatti i fulmini più comuni si generano dalle nubi cumuliformi di alta quota durante i temporali estivi e scaricano energia elettrica dall’altro verso il basso.

Per quanto riguarda la Tokyo Sky Tree invece si sono osservati molti casi in cui la loro direzione era opposta, ovvero ascendente, dalla punta della torre verso il cielo.

Stando a quello che si sapeva finora i fulmini appartenenti alla seconda categoria sono abbastanza frequenti ma in inverno e lungo le coste del Giappone.

Quelli della Tokyo Sky Tree invece si verificano maggiormente in estate e in una metropoli, con una frequenza molto maggiore di quelli discendenti, che in natura costituiscono invece circa il 90% della fenomenologia.

Chiara Bronzini