In Giappone si produce carburante dai pannolini usa e getta

L’aspettativa di vita in Giappone è tra le più alte nel mondo: il numero degli anziani aumenta rapidamente, con una serie di conseguenze che, con il passare del tempo, iniziano a diventare veri e propri problemi sociali ed economici.
La scarsità di forza lavoro, infatti, è solo uno degli effetti (di cui il governo deve tener conto) provocati dall’invecchiamento della popolazione.
Basti pensare che, solo nel 2015, i pannolini usa e getta per bambini rappresentavano il 60% del mercato ma si stima che la percentuale verrà superata entro il 2020 dai pannolini per adulti.

Inizia così a sorgere la necessità di trovare una metodologia efficace per il riciclaggio di questi rifiuti, che aumentano gradualmente.
A Nagoya è stata recentemente fondata un’associazione, la Nippon Disposable Diaper Recycling Promotion Association, con lo scopo di avviare ricerche affinchè questo tipo di rifiuti possa essere trasformato in combustibile.
Tra i 3 fondatori dell’associazione, il Presidente del TC Tokiwa Co. (che commercializza prodotti per la cura degli anziani) il Sig. Osamu Asai è rimasto sorpreso dalla quantità di pannolini usa e getta utilizzati da un ospedale suo cliente, con soli 120 posti letto: più di tre tonnellate e mezzo di pannolini usa e getta scartati ogni mese.
Il direttore della Tekuno Co.( un’altra delle 3 aziende fondatrici dell’associazione) che si occupa di ritirare i pannolini usati dall’ospedale il Sig. Masanobu Ito ha spiegato quanto sia “difficoltoso bruciare i pannolini usati per via del loro contenuto di acqua”: per farlo infatti, sono costretti ad aggiungere olio nella fornace.
Sono già 5 le aziende associate all’organizzazione non governativa.

Nella città di Oki (prefettura di Fukuoka) i pannolini usati vengono sciolti in acqua: le parti in plastica vengono convertite in combustibile mentre quelle in carta vengono impiegate come materiali da costruzione, ma questo processo ha un costo molto elevato.
Nella città di Hoki (prefettura di Tottori ), invece, già da due anni si ritirano i pannolini usati (per un totale di 1,2 tonnellate di pannolini usa e getta al giorno) dalle varie case di cura ed ospedali che li raccolgono separatamente all’interno di buste apposite, dal costo unitario di 50 yen.
Dopo di che i pannolini vengono frammentati ed asciugati con aria calda per poi essere trasformati in pellet da utilizzare come combustibile.

L’obiettivo dei produttori dei macchinari per lo smaltimento è quello di riuscire a produrne di piccole dimensioni per adattarsi alle esigenze degli ospedali e delle altre strutture di cura, trasformando in opportunita` economiche e sostenibilita` quella che e` ad oggi una problematica di non poco conto.

RD