In Giappone arriva il drone “vigilante”

Moltissimi giapponesi ancora oggi sono letteralmente oppressi dagli estenuanti orari di lavoro.
I casi “karoshi” (morte per troppo lavoro) sono infatti molto frequenti e, anche quando fortunatamente non si arriva alla morte, ci sono comunque serie e preoccupanti conseguenze a danno dei lavoratori: depressione, infarti e una serie di altri effetti negativi che a lungo andare logorano la mente e il fisico.

Fare regolarmente straordinari a lavoro rappresenta il più delle volte la normalità e anzi, a non essere visto di buon occhio è chi invece stacca dal lavoro all’orario effettivo prestabilito.
Purtroppo, quello che potrebbe essere considerato a prima vista un atteggiamento da lodare, ha prodotto nel tempo danni irreparabili e il fenomeno è oramai così diffuso e radicato che la società e anche il governo fanno fatica a ristabilire un giusto equilibrio tra vita privata e lavoro.
Sono varie e diverse le forme in cui si manifestano gli sforzi collettivi affinchè si riesca a dare una scossa positiva a quella che ormai è parte della cultura del paese: tra le ultime iniziative al riguardo spicca un particolare drone, chiamato ” T-frend”, ideato dalla Taisei (azienda di sicurezza) insieme alla Blu Innovation e alla NTT East (noto operatore delle telecomicazioni).
Questo dispositivo volante, a partire dall’aprile del 2018, sorvolerà sui dipendenti all’interno degli uffici e, a partire dall’orario di chiusura, inizierà ad emettere la melodie di un motivo scozzese (la “Auld Lang Syne”) già utilizzato in Giappone ad esempio durante la chiusura dei negozi, invitando così i lavoratori ancora presenti a rincasare.
Il drone sostituirà così quei vigilanti incaricati di allontanare dagli uffici i dipendenti che si intrattengono oltre l’orario di lavoro.

R.D.