Hotokuji: il tempio dove i monaci sono dei robot

Già dalla seconda metà degli anni ‘90 al tempio Hotoku (法徳寺) di Kakogawa (加古川市), nella prefettura di Hyogo, lavorano monaci molto speciali.

Si tratta, infatti, di robot che intonano in automatico sutra buddisti e suonano i tradizionali tamburi mokusho ogni volta che un fedele entra nella sala di preghiera.

Se, all’inizio, erano stati accolti abbastanza freddamente dalla comunità perchè considerati un po’ inquietanti (avevano spaventato addirittura un ladro che voleva rubare i soldi delle offerte) “Numero 1” e la sua “Scorta” sono oggi le mascotte del tempio, diventato una sorta di meta turistica.

“Voglio sfruttare le innovazioni di questi tempi moderni per offrire ai fedeli esperienze religiose stimolanti”, riferisce Eishun Hanafusa, il capo dei monaci dell’Hotoku.

“Ecco perchè non ho avuto esitazioni quando ho voluto i monaci robot nel tempio e dopo un po’ sono diventati per noi una presenza indispensabile”.

L’ideatore e costruttore dei robot, che si presentano in posizione seduta e sono alti 70 centimetri, aveva lavorato come ingegnere per la compagnia ferroviaria nazionale JR prima che quella venisse privatizzata nel 1987.

hotokuji20151217“Numero 1” e la sua “Scorta” sono stati realizzati con materiale di scarto, come pezzi di grondaie per i corpi e parabrezza per le mani e indossano stole che lo stesso Hanafusa aveva usato durante il suo addestramento.

I volti sono dipinti di bianco e caratterizzati in maniera buffa dall’ingegnere che decise di donarli all’Hotoku per commemorare lo spirito della madre defunta.

I due robot prendono parte attiva alla vita religiosa del tempio tanto che presenziano anche ai funerali e, negli anni, hanno attirato l’attenzione di altri centri religiosi della zona che avrebbero voluto aiutanti simili nelle loro strutture.

hotokuji20151217-2Tuttavia il creativo ingegnere è morto qualche anno fa senza lasciare indicazioni scritte su come aveva realizzato i due monaci che tra l’altro cominciano a mostrare i primi segni di invecchiamento, visto che ormai fanno fatica a tenere il tempo con i tamburi.

Un’ulteriore dimostrazione del principio cardine del buddismo per cui tutte le cose di questo mondo sono transitorie e destinate a finire…

http://temple.nichiren.or.jp/5111011-houtokuji/

Chiara Bronzini